Ennesimo suicidio tra le forze dell’ordine: a La Spezia si è tolto la vita un poliziotto della Questura

Genova – Un altro suicidio, un’altra tragedia che ha colpito la Polizia di Stato e le forze dell’ordine.
Questa mattina intorno alle 10, negli spogliatoi del CNES a La Spezia, un poliziotto della Questura si è tolto la vita nella Caserma Saletti sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza. L’uomo, 48 anni, lascia la moglie e due figli.

È la sesta vittima dall’inizio del 2020 – dichiara Roberto Traverso, Dirigente nazionale del sindacato di polizia SIAP -, vittima di una strage silenziosa che nel 2019 ha visto 69 suicidi tra le forze dell’ordine, e che inesorabilmente si accanisce su un mondo lavorativo che opera quotidianamente all’interno di una società sempre più frenetica e arida di valori sociali, che vede spesso nelle forze dell’ordine un riferimento istituzionale nel quale riporre aspettative oppure riversare frustrazioni personali”.

E mentre si stringe intorno ai familiari e ai poliziotti che fino a ieri hanno lavorato con il collega, il sindacato  ribadisce che “occorre accelerare al massimo per introdurre le ormai definite modifiche normative che consentano di poter sottoporre gli operatori delle forze dell’ordine a procedure d’ascolto psicologico senza nessun timore d’incappare in deleterie anacronistiche etichettature, e nel frattempo bisogna continuare ad alimentare processi culturali sull’importanza della prevenzione per  fenomeni che troppo spesso vengono sottovalutati.
Una situazione che alimenta disagio e smarrimento tra il personale delle forze dell’ordine che non sanno come fare a rappresentare in piena riservatezza problematiche delicate connesse a situazioni personali e familiari ma anche su situazioni emerse in ambito lavorativo”.

“Ecco perché il SIAP continua senza tregua la propria battaglia per modificare le linee guida di valutazione dello stress da lavoro correlato per la Polizia di Stato – conclude Traverso – visto che a causa della loro inaccettabile inefficacia, ad oggi su tutto il territorio nazionale non esiste, ovviamente sulla carta, nessun poliziotto al quale sia stata riconosciuta una condizione certificata di stress da lavoro correlato”.

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