Danilo Coppola, sequestrata la villa da 15 milioni in Costa Smeralda acquistata con soldi “in nero”

Roma – La Guardia di Finanza di Roma sequestra al noto imprenditore Danilo Coppola “Villa Renè”, l’immobile da 15 milioni di euro che l’immobiliarista possedeva ad Arzachena, in Costa Smeralda. Il sequestro è arrivato in contemporanea con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per fatti di bancarotta, notificato allo stesso Coppola e ad altre sei persone.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica della Capitale, hanno fatto emergere rilevanti anomalie in alcune operazioni commerciali realizzate dalla FABER IMMOBILIARE S.r.l., società fondata da Coppola e dichiarata fallita nel 2017, quando non è più stata in grado di onorare debiti per oltre 12 milioni di euro, soprattutto nei confronti dell’Erario.

In particolare, tra il 2004 e il 2005 la Faber era stata utilizzata per la compravendita di un complesso immobiliare a Velletri, nella stessa giornata  venduto ad altra società del gruppo e poi ceduto a una terza impresa per 23 milioni di euro, valore quasi doppio di quello di acquisto (12 milioni). I 7 milioni di euro incassati dalla Faber, venivano poi trasferiti, mediante una serie di passaggi intermedi, su un conto in Svizzera per finanziare proprio l’acquisto della villa di Arzachena, con annessi abitazione del custode e terreno di circa 12.500 mq.

La compravendita, formalmente effettuata da una società sempre riconducibile a Coppola, veniva conclusa con la controparte straniera mediante il pagamento di circa 3,5 milioni di euro, previsti contrattualmente, più altri 7 milioni “in nero”, versati su conti svizzeri.

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