Ponte Morandi un anno dopo: a Genova anche i parenti delle vittime di Viareggio

Genova –  Ci sono anche i parenti delle vittime della strage di Viareggio oggi al Centro Civico di Cornigliano, a ricordare i morti del Morandi. E portano un messaggio positivo: grazie alle loro battaglie, a gennaio 2020 entrerà in vigore la legge di riforma del procedimento penale sulla prescrizione.

Ricorda Marco Piagentini, presidente dell’associazione Il Mondo che Vorrei ONLUS: “Un risultato importante che abbiamo fortemente voluto nonostante nessuno di noi potrà beneficiarne”.
Sì perché a dieci da anni dal disastro,  i reati di incendio colposo e lesioni colpose plurime gravi e gravissime sono ormai prescritti. Restano in piedi solo le accuse di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. 

Ma le famiglie delle 32 vittime non mollano e oggi sono a Genova per portare “solidarietà attraverso la partecipazione” e per ricordare alle autorità che “sarebbe bello vedere le istituzioni presenziare con altrettanta solerzia anche gli altri 364 giorni dell’anno”. È ancora Piagentini a parlare e a lanciare un avvertimento: “Come abbiamo già annunciato il 29 giugno scorso, vogliamo sottolineare che qualsiasi governo nasca, qualsiasi coalizione si sieda in Parlamento, nessuno, ripeto nessuno, si deve permettere di cancellare o rendere inefficace questa legge. Chi lo farà, si assumerà la responsabilità di fronte alle vittime di tutte le stragi e ai loro familiari e si renderà complice di chi, commettendo un crimine atroce, non vuole assumersi le proprie responsabilità e cerca una scappatoia per non essere giudicato”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.