Risposte e complotti

Sono incappato anch’io, scorrendo facebook durante una seduta notturna, in una domanda di quei questionari sul corretto utilizzo della lingua italiana che, di tanto in tanto, ci rallegrano la serata sollevando persino dei dubbi sul nostro potenziale analfabetismo funzionale. E sì, perché, tutto sommato, ero anche io in difficoltà nel dover scegliere tra il di e il per. Insomma risposta 3 o risposta 2. La domanda in questione era questa: “Scegli la preposizione.
È stato dichiarato colpevole … un reato mai commesso.
1.a
2.per
3.di”.

Poi alla fine me la sono cavata con un dribbling che qualche commentatore televisivo non esiterebbe a definire sontuoso.
E ho vergato una risposta plausibile, o un’ulteriore serie di possibilità, magari opinabile, ma plausibile. Nulla di definitivo, come alcune sentenze.
Comunque eccola:

“Sulla preposizione non saprei, ma sceglierei la risposta più appropriata:
1. Silvio Berlusconi.
2. Matteo Salvini.
3. Claudio Scajola”.

Così sostengono i loro supporter che lamentano condanne per reati non ancora dimostrati. Brandendo l’alibi del complotto.
Questione di analfabetismo funzionale.

Giona

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.

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