Traverso, segretario regionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia: “Un dato è certo: anche grazie al SIAP ci si è accorti che in Liguria la mafia esiste”
Genova – “Un passo avanti, colmo di luci ed ombre, ma che non riesce ancora a soddisfare le carenze di organici che, riportati alle esigenze operative di 30 anni fa, sono totalmente inadeguati, in particolare sul versante investigativo, visto il dilagare delle infiltrazioni mafiose sul territorio, fenomeno che alimenta una serie complessa ed articolata di reati contro le persone e contro il patrimonio”.
Commenta così Roberto Traverso, segretario regionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP), il piano di rafforzamento degli organici di polizia per la regione Liguria messo a punto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in una nota stampa che analizza la situazione delle quattro questure liguri.
Un piano che per la regione Liguria prevede, nel 2018, 78 nuovi poliziotti così distribuiti:
QUESTURE LIGURIA | TOTALE PIANO 2018 | Assegnazione Aprile 2018
(Tot. 619) |
Assegnazione Ottobre 2018
(Tot. 740) |
Assegnazione Novemb. 2018 (Tot.276) | Assegnazione Febbraio 2019 (Tot.1182) |
GENOVA | 25 | 4 | 7 | 6 | 8 |
SAVONA | 18 | 10 | 0 | 0 | 8 |
LA SPEZIA | 10 | 6 | 0 | 0 | 4 |
IMPERIA | 25 | 5 | 4 | 1 | 15 |
Nuovi poliziotti inseriti ad aprile 2018 nell’organico di Polfer, Polstrada e Polizia di frontiera:
SPECIALITA’ POLSTATO | POLIZIA POSTALE | POLIZIA STRADALE | POLIZIA FERROVIARIA | POLIZIA FRONTIERA |
Dati relativi alla prima tranche di aprile 2018 (tot.619) | 0 | 2 | 2 | 3 |
Per quanto riguarda l’organico delle Questure, come si nota dalla tabella elaborata dal SIAP, la prima assegnazione di aprile trascura pesantemente la provincia di Genova rispetto alle altre che invece avranno gli innesti più consistenti proprio in quella tornata.
“Ciò significa che il capoluogo ligure dovrà aspettare sino a febbraio 2019 per avere un incremento totale di 25 unità, un numero che riteniamo complessivamente insufficiente – precisa la nota -. Registriamo positivo l’incremento complessivo previsto per Imperia: si tratta della dimostrazione che l’isolato grido d’allarme lanciato dal SIAP sul fenomeno mafioso presente sul territorio è stato colto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in barba alle coraggiose quanto inconsistenti – evidentemente – rassicurazioni che la stessa Questura d’Imperia pubblicava sui quotidiani locali.
Lo stesso vale per Savona, visto che il Questore è stato contraddetto con i fatti dal suo Dipartimento in quanto l’incremento complessivo di ben 18 unità smentisce quanto sostenuto pubblicamente dicendo che le carenze della Questura di Savona risulterebbero in linea al deficit medio nazionale mentre in realtà, in base al dato complessivo, ha ricevuto più attenzione.
Per quanto riguarda la Questura della Spezia, 10 unità complessive, non possono essere considerate positivamente a causa dell’alta media anagrafica del personale e la frammentazione della presenza delle poche risorse a disposizione sul territorio, dove il Commissariato di Sarzana risulta in grave difficoltà e che non può essere supportato da una Questura in ginocchio, costretta addirittura a pensare di chiudere gli uffici di notte“.
Dunque il SIAP è solo moderatamente soddisfatto da questo piano che, fra l’altro, “per le Specialità della Polizia di Stato è solo parziale visto che si limita alla prima tranche di assegnazioni che ci sarà ad aprile e se venisse proporzionalmente rispettato anche per le tornate successive dovrà essere migliorato in particolare per la Polizia Postale vista la totale mancanza d’incremento prevista per la prima assegnazione. Ricordiamo che per la Polstrada e la Polfer il SIAP sta continuando la battaglia per evitare la chiusura e/o il ridimensionamento dei presidi di Carcare, Sanremo, Finale Ligure, Sestri Levante e Imperia“.
La nota continua analizzando le criticità dovute all’età media dei poliziotti in servizio, che in Liguria vede la provincia della Spezia come la più “vecchia”, con i suoi 48 anni di media, mentre le altre si attestano sulla soglia comunque preoccupante dei 44 anni.
“Il dato anagrafico della Spezia ha comportato l’arrivo diretto di nuovi agenti in quella provincia, visto che per le città più “datate” il Ministero ha previsto di inviare direttamente un aliquota di nuove leve – precisa la nota – Questa scelta, a livello nazionale, ha creato disagio in particolare per quelle sedi per le quali esistono attese temporali lunghissime da parte di poliziotti che giustamente ambiscono a raggiungere i propri familiari. Un disagio che è stato colto dal SIAP che pur avendo già ottenuto una sua parziale riduzione, sta sensibilizzando costantemente il Dipartimento della P.S. al fine di sanare in tempi ragionevoli le oggettive sperequazioni.
Tornando all’analisi del dato genovese e ligure, considerando che in Italia esistono provincie con una media che supera addirittura i 50 anni, riteniamo che per quanto concerne le quattro Questure liguri la costante battaglia del SIAP sia stata parzialmente considerata, ma NON BASTA.
In generale quindi si tratta di un passo avanti, colmo di luci ed ombre che non riesce ancora a soddisfare le carenze di organici che, riportati alle esigenze operative di 30 anni fa, sono totalmente inadeguati, in particolare sul versante investigativo, visto il dilagare delle infiltrazioni mafiose sul territorio, fenomeno che alimenta una serie complessa ed articolata di reati contro le persone e contro il patrimonio.
Si tratta di tener conto una volta per tutte del peso esponenziale delle risorse umane che vengono sistematicamente impiegate dalle Questure per esigenze di ordine pubblico, fenomeno che comprime negativamente la disponibilità di personale impiegato per l’attività preventiva ed investigativa.
Per questo il SIAP continuerà la propria battaglia per aumentare il saldo di personale a disposizione degli organici della Polizia di Stato che a Genova e su tutto il territorio ligure si occupano di questo tipo di attività, considerando, tra l’altro che a causa dell’alta media anagrafica del personale molti poliziotti andranno in pensione nei prossimi mesi e questo potrebbe incidere negativamente sul saldo attivo finale”.
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