Il glaucoma o anche “ladro silente della vista” è molto subdolo e se non diagnosticato per tempo può condurre alla cecità. Nel mondo colpisce 55 milioni di persone, solo in Italia sono circa un milione metà delle quali non ne è ancora consapevole.
Per comprendere meglio le cause e gli effetti di questa patologia molto diffusa e invalidante abbiamo chiesto al professor Giovanni Calabria, già direttore della Clinica universitaria dell’ospedale di San Martino, che nella sua lunga carriera ha formato migliaia di oculisti, di spiegarci come riconoscere il nemico numero uno dei nostri occhi:”Il glaucoma è una malattia grave e ancora abbastanza sconosciuta, colpisce il 2% della popolazione mondiale e per farsi un’ idea della sua diffusione basta pensare allo stadio Olimpico di Roma, quando è al completo ospita 100mila spettatori ebbene 2.000 di questi sono certamente glaucomatosi e quasi il 50% di essi non sa di esserlo”. La ricerca dei soggetti a rischio, come ad esempio coloro che hanno familiarità, è fondamentale per la prevenzione e la cura del glaucoma al fine di evitare la disabilità visiva permanente. Le cause del glaucoma sono legate principalmente a fattori genetici ed ereditari, all’avanzare dell’età per cui dopo i 60 anni ma già dai 40 in poi è bene sottoporsi regolarmente a visite specialistiche, a una forte miopia, alla presenza di diabete o ipertensione arteriosa. “Il glaucoma non ridà quello che si è portato via – spiega Calabria – il danno funzionale conseguente alla pressione sul nervo ottico non è recuperabile è quindi molto importante la diagnosi precoce e per fare una diagnosi precoce è necessaria la conoscenza del problema”.
Per sensibilizzare la popolazione su questo tema l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – IAPB Italia Onlus ha organizzato la “settimana del glaucoma”. Dall’11 al 17 marzo, su tutto il territorio nazionale, sono previsti check up oculistici gratuiti, conferenze e distribuzione di opuscoli.
“A Genova per ora sono state visitate un centinaio di persone – racconta Arturo Vivaldi, presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi e del comitato agenzia IAPB ligure– abbiamo utilizzato il tonometro a soffio, un apparecchio non invasivo e quindi molto adatto per screening di massa perché non prevede l’uso di colliri, la visita è molto veloce, alla fine della settimana sapremo quanti genovesi si sono fatti visitare. Il nostro obiettivo primario è informare la popolazione sull’importanza di far controllare la vista, purtroppo le statistiche confermano che la prevenzione oculistica è all’ultimo posto nella classifica delle prevenzioni sulla salute. L’Oms considera il glaucoma la “peste oculistica del 2000” perché nel mondo porta alla cecità milioni e milioni di persone, per questo i controlli periodici sono fondamentali. Ci sono in programma diverse iniziative – continua Vivaldi – appena avremo il via libera dal comune di Genova avvieremo delle visite programmate per tutti i dipendenti comunali compresi anche quelli della Città Metropolitana e dei Municipi, abbiamo iniziato lo stesso screening l’anno scorso con i dipendenti della regione Liguria e vogliamo portare avanti questa iniziativa in modo sempre più capillare”.
Giulia Danieli
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Svolgo attività di collaborazione giornalistica per RSI, la Radiotelevisione Svizzera Italiana, e ho partecipato alla redazione e alla produzione dei servizi documentaristici sul crollo del ponte Morandi (“43-Il ponte spezzato”) e sulla truffa dei falsi Modigliani (“Il giallo Modigliani”), entrambi andati in onda su Falò, magazine settimanale di informazione e approfondimento di RSI. Collaboro con vari quotidiani digitali sui temi sanità, salute, ambiente e diritti civili. Ho collaborato per il quotidiano Il Secolo XIX.