Il voto degli italiani all’estero: un meccanismo pasticciato che si presta ai brogli elettorali?

Sono oltre quattro milioni gli italiani all’estero chiamati a votare per corrispondenza in queste elezioni politiche.
Ma come funziona il meccanismo di voto?
A regolare le procedure è una legge del 2001, la n. 459, che prevede per gli uffici consolari l’obbligo di spedire agli elettori i plichi elettorali con “il sistema postale più affidabile e, ove possibile, con posta raccomandata o con altro mezzo di analoga affidabilità”.
Ma è davvero affidabile questa procedura? I plichi arrivano regolarmente agli elettori? Non sarebbe più sicuro il voto telematico?
E ancora: lo sapevate che le schede votate nell’ultima tornata elettorale sono arrivate in Italia con 200 voli dedicati?

Di questo e di altri meccanismi abbiamo parlato con Susy De Martini, del Movimento Associativo Italiani all’Estero, che domani sarà a Roma per le operazioni di scrutinio dei voti degli italiani all’estero.

Simona Tarzia
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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