Code ai Pronto Soccorso: la parola a Paolo Cremonesi, direttore del PS dell’Ospedale Galliera

Genova – Un boom di accessi ai presidi di emergenza della Città Metropolitana che ha superato del 15-20% i dati dello scorso anno e che potrebbe ancora aumentare in vista del ponte dell’Epifania.
Sono questi i numeri che mandano in tilt gli ospedali genovesi nei giorni di festa, quando anche i medici di famiglia sono in ferie e il territorio è sguarnito.

Ma si può ancora parlare di emergenza considerato che il super afflusso ai pronto soccorso è un evento ben conosciuto che si ripresenta tradizionalmente intorno a Capodanno, allo scoppiare del picco influenzale, o durante il caldo ferragostano?
A fronte di un fenomeno previsto e prevedibile, è possibile mettere in atto una pianificazione a livello regionale che permetta di gestirlo meglio? Perché non nominare un commissario ad acta?
Sarebbe utile lavorare su soluzioni che limitino gli accessi in pronto soccorso, come ad esempio un potenziamento del servizio di guardia medica?
E ancora: quanti sono gli anziani che si rivolgono ai pronto soccorso perché hanno sviluppato le complicanze dell’influenza e non sono vaccinati?

Ne abbiamo parlato con Paolo Cremonesi, Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale Galliera, che ci fornisce il quadro della situazione dei pronto soccorso genovesi, conferma l’emergenza barelle denunciata dalle Pubbliche Assistenze e segnala la messa in rete dei dati relativi ai tempi di attesa di tutti i pronto soccorso sul territorio, in tempo reale, sul sito della Regione Liguria: https://www.regione.liguria.it/articoli/26-servizi-online/1210-tempi-di-attesa-pronto-soccorso-di-genova.html.

Simona Tarzia
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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