Vivere a Fegino, periferia

Genova, Fegino (periferia) – Vivere a Fegino accanto ad un deposito di idrocarburi completamente immerso in una porzione di territorio altamente urbanizzato, con abitazioni a 30 metri dalle vasche che contengono petrolio e benzine, vuol dire anche mobilitarsi per l’ennesima volta, il 21 dicembre quando tutti sono indaffarati nei preparativi per le prossime festività,  a causa delle emissioni odorigene fortissime di idrocarburi che ne derivano.
Così capita che intorno alle 14:30 inizi il tam- tam tra gli abitanti che segnalano forti puzze di idrocarburi e che queste puzze perdurino tanto da dover farci decidere di far intervenire la polizia ambientale intorno alle 16:30.
Con il solito risultato che al loro arrivo non possono constatare le puzze perché ormai dissolte e poco percettibili se non a macchia di leopardo a seconda della direzione del vento.

Contattato il Municipio V Valpolcevera, il presidente Federico Romeo ci fa avvisare che l’azienda Iplom comunica di aver riempito la vasca 109 che era vuota ed è per questo che abbiamo sentito e, noi diciamo, anche respirato sostanze volatili.
Ci dicono che dobbiamo stare tranquilli perché non ci sarebbero pericoli.

A parte il fatto che dirci di stare tranquilli con un deposito di idrocarburi a due passi dalle nostre case ci pare un po’ troppo e poi se abbiamo sentito puzza, abbiamo anche respirato sostanze che potenzialmente potrebbero essere dannose per la nostra salute e che, comunque, come troppo spesso accade creano notevole fastidio agli abitanti.

Ormai in ogni assemblea, commissione, intervista, dibattito, abbiamo a gran voce richiesto che il Sindaco di questa città adotti dei provvedimenti precauzionali visto che non sono mai state installate centraline che possano rilevare tutti, e ribadiamo tutti, gli inquinanti, facendo fare un’analisi dello stato di salute degli abitanti, dando delle prescrizioni stringenti in modo che non ci sia la minima fuoriuscita di nessuna sostanza dal deposito durante le operazioni di scarico e riempimento delle vasche.

Riteniamo inutili quindi le varie dichiarazioni di vicinanza alla popolazione e di tutela della stessa, quando basterebbe applicare le normative vigenti e volere veramente tutelare la salute e la sicurezza delle persone.
Forse non è chiaro che non si può far finta che il problema non esista, che abbiamo aspettato fin troppo, e che vogliamo che quanto richiediamo da tempo venga realizzato.
Non intendiamo venire dopo gli interessi di questa azienda, vogliamo che le amministrazioni si occupino fattivamente delle nostre richieste, a partire da ieri.

Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino

 

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