C’è tutta la città nella lista di Genova Cambia

Genova – Presentata oggi, ai Giardini Luzzati, la lista di Genova Cambia.
Simone Leoncini: “Una lista di cittadinanza, espressione del territorio e dei nuovi cittadini. Dobbiamo smetterla di guardare gli immigrati con diffidenza. La società è un’altra e la politica continua a essere separata. Noi vogliamo squarciare questo velo di separazione”.

Quaranta nomi giovani per Genova Cambia, venti donne e venti uomini in età lavorativa, che rappresentano diverse espressioni del tessuto sociale genovese: dall’associazionismo, al mondo LGBT – sigla che indica le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender – ai migranti, ai cittadini attivi, ai CIV.

Abolite le tessere di partito: “L’unica cosa che non troverete sono persone iscritte ai partiti” precisa Leoncini, portavoce e capolista, e continua: “Quando abbiamo costruito la lista avevamo un obiettivo preciso e cioè costituire un gruppo di lavoro nato da esperienze concrete, che conoscesse i problemi del territorio e fosse in grado di dare risposte soddisfacenti alle tante questioni che impediscono a Genova di fare un salto in avanti”.

#facciamoinomi: ecco tutti i nomi dei candidati

Genova Cambia, che sostiene il candidato sindaco Gianni Crivello, intende costruire una coalizione da protagonista: “Non ci interessa fare la gamba di un partito o mettere la bandierina in ogni Municipio. Ci interessa far camminare le idee”.
E proprio per raccogliere le idee per la città, il 13 aprile è stato lanciato un sondaggio ai genovesi che li coinvolge nella costruzione di un programma comune per il territorio.

Il sondaggio di Genova Cambia

“Questo è solo uno degli strumenti di democrazia partecipata che crediamo debbano sempre essere utilizzati dalle amministrazioni – conclude Leoncini – anche quando si parla di come usare le risorse finanziarie per il territorio”.

I link per partecipare al sondaggio:
https://1.shortstack.com/3zVvqV per chi ha un profilo Facebook,
https://1.shortstack.com/SzDQZ7 per chi non ce l’ha.

Simona Tarzia

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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