Colpi di mano, colpi di testa, colpi di coda, colpi di sole

Via con luglio. Mi viene da pensare “Don’t cry for me Argentina” di Evita, mestamente dedicata al povero Leo Messi. Ma anche “Olè, olè passano i francesi anche se non usano il bidet”, rifacendomi a un articolo di qualche giorno fa in cui prendevo bonariamente per i fondelli il mio amico, consigliere delegato di Bucci, Francesco Maresca, per un post fieramente contrario ai cugini d’oltralpe originato dalle loro sussiegose prese di posizione nei confronti di noi italiani con annessi porti serrati ai migranti. Scriveva Maresca, mostrando i muscoli, a caratteri tutti maiuscoli: “nessuna lezione da chi non si fa il bidet nemmeno in estate”. Per poi ribadire in vista degli ottavi di finale, in un successivo post, coerentemente con quanto già scritto, che avrebbe tifato e sostenuto i biancocelesti di Jorge Sampaoli, di Leo Messi e dell’iconico e imbarazzante Armando Diego Maradona. A scapito dei francesi zozzoni Lezioni di stile, e di igiene, insomma. Impossibile fare a meno di ritornare con la mente al’ultimo mondiale vinto dall’Argentina. Quello del 1986. Quello della mano de dios di Diego Armando Maradona che beffò il portiere dell’Inghilterra Peter Shilton, nei quarti di finale, simulando il colpo di testa ma colpendo in realtà con la mano. Quel Maradona trascinò un’ Argentina meno che dignitosa. Cosa che non è accaduta al timido Messi in Russia. Con tanto di impietosi e susseguenti processi seriali a lui e al suo tatuatissimo d.t. Sampaoli. Colpi di mano veri e colpi di testa presunti, o taroccati, in mezzo a tanti colpi di mano e di testa, quelli si reali, magari non realistici, che comunque lasciano assolutamente attoniti.

Proviamo ad elencarli con ordine. Per esempio: via alla stangata sulle bollette. Da luglio luce e gas più cari, rispettivamente del 6,5 e 8,2 per cento. E poco importa se le associazioni dei consumatori parlano di un‘autentica speculazione valutata per le tasche degli utenti di 117 euro in un anno. Previsto per i prossimi giorni anche il lievitare di molte voci delle tariffe postali.

Poi, sul piano più squisitamente politico, c’è la polemica infinita sui migranti. La chiusura dei porti con Matteo Salvini che da Pontida polemizza con chi demagogicamente cerca di far litigare le due forze di Governo: Lega e Cinque Stelle. E siamo ai colpi di coda, quelli del presidente della Camera Roberto Fico, che mette un po’ di zizzania difendendo le Ong  e proclama “Io i porti non li chiuderei mai, bisogna essere solidali con chi emigra”. Creando, volutamente – o forse no- qualche problema di leadership fra i pentastellati. Di Maio che si irrita e, piu’ o meno comprensivo, attribuisce a Fico posizioni personali diverse, più o meno comprensibili per uno che svolge il ruolo di presidente della Camera. Con successivo avvertimento di Salvini “Poi i ministri fanno i ministri”. Percio’ colpo di coda, in risposta a un altro colpo di coda. E ancora ci sono anche i colpi di sole, ma Pontida e le acque del Po’ potrebbero funzionare più da giustificazioni che da aggravanti. Con solenne promessa, con tanto di giuramento sul rosario, e la predizione “Governeremo per i prossimi 30 anni”. Sulla quale il professor Mauro Barberis, docente di diritto all’Universita di Trieste e opinionista de “Il FattoQuotidiano” posta ironici scongiuri “Salvy dice che governerà trent’anni. Poca roba: il suo precursore prometteva un Reich millenario”.

E poi c’è Genova dove rimango incerto sul genere di colpo. Colpi ad effetto – senza dubbio – che potrei annoverare e rubricare senza tema di errori in ognuna delle varie categorie. Dal colpo di mano al colpo di testa, dal colpo di coda a quello di sole. Due esempi per tutti. L’ordinanza anti kebab, ma anche anti-tacos, o phone center, o venditori di cover per telefonini.  Insomma, il divieto per determinate categorie di negozi gestiti da stranieri nel centro storico. E poi c’è l’ultima idea mirabolante del nostro sindaco, definita una scommessa. Bus gratis per tutti. Cioè non proprio gratis visto che il costo del servizio, secondo un’ipotesi senza dubbio altamente attrattiva, si riverserebbe interamente sui cittadini, con l’aggravio di quel 35 per cento che al momento è coperto dalle tariffe, da recuperare attraverso la fiscalità generale. Bucci ha chiesto al professor Enrico Musso, che sta elaborando il nuovo piano di mobilità sostenibile, di studiare e di progettare come tradurre in realtà la sua vision. A me sembra tanto il gioco delle tre tavolette per convincere i genovesi ad abbandonare l’auto. Però l’ipotesi è attrattiva almeno quanto la mano de dios di Diego Armando Maradona, truffaldina quanto si vuole, ma evidentemente nelle corde del tifoso italiano. E per questo stampata nella mente di noi tutti. Tifosi di calcio o soltanto faziosi sostenitori di un partito o di un personaggio politico.Tanto più che passando nuovamente dal particolare al generale le previsione del tempo indicano un inizio di luglio caldissimo e dunque con l’allerta per possibili colpi di calore per le persone. E’, c’è da giurarlo che, come già accaduto per i vaccini, il ministro dell’interno anche stavolta vorrà dire la sua. Come dire che per i colpi di mano, quelli, di testa, e di coda, abbiamo già dato. Per quelli di sole ci stiamo attrezzando. Che poi, nel dualismo tra mani e testa, basterebbe dar retta al pittore, scultore e illustratore francese Alain Aslan “Le mani, gli strumenti della mente, senza la quale il pensiero è una chimera”. Eh già.

Giona

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.

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