Spinto contro un treno, Cascone: “I ragazzi pensano di vivere in un reality, non sono abituati a pensare”

Tragedia sfiorata ieri a Seregno, il Procuratore dei minori Ciro Cascone: ” I giovani credono di vivere in una canzone o in un film e perdono il contatto con la realtà

Seregno – Fortunatamente è solo ferito il giovane che, in attesa del treno, è stato spinto da alcuni coetanei sui binari mentre transitava un convoglio. È finito tra la pensilina e le rotaie, e solo per fortuna non è stato travolto dal treno in transito.

Il commento di Ciro Cascone, procuratore per i Minorenni è allarmante: “Purtroppo questi ragazzi ormai non sono più abituati a pensare, agiscono, credono di vivere in una canzone o in un film e perdono il contatto con la realtà”.

Gli aggressori hanno spingo il quindicenne per una lite dovuta a una ragazzina “contesa” e poi a un tentativo di rapina della felpa del ragazzo aggredito.

“Pensano di essere in un reality – continua Cascone – di poter risolvere una questione apparentemente banale, come la contesa di una ragazza, un contesto culturale che dovremmo aver superato, perchè quella ragazzina è una persona e non un oggetto, con una spedizione punitiva”.

Secondo il procuratore le questioni fondamentali in vicende come queste sono diverse:  “La donna come oggetto di contesa, una visione distorta della realtà, caratteristiche del mondo adulto autocentrato che loro replicano – ha spiegato – dove io mi sento offeso e ho colpito, senza rendermi conto di avere davanti una persona e non un ostacolo che posso buttare sotto al treno”.

Comportamenti come questi si ripetono da anni, e se accade, ha aggiunto Cascone, è perchè “da qualcuno li apprendono questi modelli”, ma non si parla “solo della famiglia, che a volte è inerme, ma di “modelli esterni amplificati dai social”.

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