Napoli: percolato mai smaltito secondo norme dal ’96, sequestrata discarica di Pianura

Tra i rifiuti pericolosi accumulati nel sito di discarica nel corso degli anni, si annoverano, fanghi industriali, rifiuti ospedalieri, morchie di verniciatura, fanghi di verniciatura, ceneri, fanghi da trattamento contenenti solventi clorurati

Napoli – I carabinieri del Gruppo Tutela Ambientale di Napoli, con l’aiuto nella fase esecutiva da militari del Comando Provinciale di Napoli e dai Carabinieri Forestale di Napoli, stanno dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo dell’area sita nel quartiere di Pianura del Comune di Napoli, adibita a discarica e gestita dalla società Elektrica srl.

Il sequestro, disposto dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, costituisce il risultato di una complessa attività investigativa condotta negli ultimi anni dai militari del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli che almeno dal 1996, gli amministratori della società Elektrica s.r.l. incaricata, ai sensi di un’ordinanza prefettizia del 1996, di provvedere alla gestione post mortem della discarica, non hanno mai smaltito a norma il percolato prodotto dalla fermentazione dei rifiuti, reimmettendolo, invece, in un’operazione di ricircolo, all’interno del corpo dei rifiuti, per un quantitativo pari a circa 33.000 mc/a, conseguendo, in tal modo, un profitto illecito di circa 20.000 euro, dovuto al risparmio dei costi di smaltimento del percolato, che sarebbe dovuto essere smaltito presso un impianto di smaltimento esterno, o presso un impianto di trattamento da costituirsi ‘in loco’, mai realizzato.

La discarica è ubicata nella periferia nord-ovest di Napoli, nell’area flegrea che è compresa tra i Comuni di Napoli e di Pozzuoli e l’invaso è di circa 25 ettari, con uno spessore di rifiuti fino a 60 mt e rientra, unitamente ad altri siti di discarica adiacenti, nel Sito di Interesse Regionale di Pianura, quale ex cava di pozzolana, riempita di rifiuti di varia tipologia, alcuni dei quali anche di natura tossico-nociva.

Tra i rifiuti pericolosi accumulati nel sito di discarica nel corso degli anni, si annoverano, fanghi industriali, rifiuti ospedalieri, morchie di verniciatura, fanghi di verniciatura, ceneri, fanghi da trattamento contenenti solventi clorurati, e comunque rifiuti sia speciali che pericolosi e ri ifiuti complessivamente sversati equivalgono a milioni di tonnellate

Le indagini hanno accertato, inoltre, che gli indagati, mediante l’operazione illecita di autosmaltimento del percolato, rallentando il processo di mineralizzazione e inertizzazione dei rifiuti, realizzavano un ulteriore profitto illecito , derivante dalla vendita a società terze del biogas prodotto  utilizzabile come combustibile anche per la produzione di energia elettrica.

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