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Genova città di silenzi

Fivedabliu
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Genova città di silenzi
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Dal taccuino e dalla voce di Simona Tarzia

Dagli anni Cinquanta a oggi, Genova è stata teatro di un lento ma inesorabile radicamento delle organizzazioni mafiose. Camorra, Cosa Nostra e ’ndrangheta hanno trovato spazio nei quartieri popolari e poi nei circuiti economici, infiltrandosi in edilizia, ristorazione, gioco d’azzardo e appalti pubblici. Una scia di omicidi, attentati e intimidazioni ha segnato la città, mentre il silenzio e la paura di pronunciare la parola “mafia” hanno favorito l’omertà e il consolidamento del potere criminale.

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell'ambiente e mi piace pensare che l'informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini. Il mio impegno nel giornalismo d'inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.