Siracusa, cartelle pazze: a un bambino di 3 anni è arrivato un conto da 11 mila euro

Danno erariale per oltre 6,5 milioni di euro. Segnalate 16 persone

Siracusa – I finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno concluso una complessa indagine riscontrando un danno erariale di oltre 6,5 milioni di euro perpetrato nelle fasi di accertamento e riscossione dei tributi locali di un Ente comunale.

Nel corso delle attività, le Fiamme Gialle hanno vagliato le procedure adottate dall’Ente per la gestione dei tributi locali (I.M.U. – TA.S.I. – TA.RI.): numerosi gli avvisi di accertamento decaduti per i termini di notifica che hanno generato un mancato introito nelle casse del Comune per diversi milioni di euro.

E’ emerso, infatti, che la società esterna affidataria del servizio di supporto all’ufficio tributi per le attività di recupero delle entrate comunali, ha prodotto numerosi atti di accertamento esecutivi per diversi milioni di euro, successivamente annullati o rettificati perchè riportavano debiti inesistenti o importi sbagliati.

Emblematico il caso in cui un bambino di soli 3 anni è risultato destinatario di una pretesa erariale di circa 11 mila euro per gli anni d’imposta dal 2015 al 2019.

Inoltre, la società che aveva l’appalto delle riscossioni non ha assicurato nei modi previsti dal contratto, il servizio di front office presso l’Ente comunale che avrebbe garantito ai cittadini una rapida risoluzione delle problematiche riscontrate.

Al termine delle indagini i Finanzieri hanno deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa il titolare della società per il reato di inadempimento e frode nelle pubbliche forniture nonché un funzionario dell’Ente comunale per abuso d’ufficio e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale.

 

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