Oltre la notizia

Violenza contro gli anziani: non solo cronaca, ma fenomeno strutturale da affrontare con consapevolezza

Anziana vessata dal nipote: interviene la polizia locale. Domiciliari e braccialetto elettronico per un uomo accusato di stalking

Tempo di lettura 2 minuti

Genova – I recenti interventi del Nucleo Fasce Deboli della Polizia Locale di Genova, che hanno portato all’allontanamento di un nipote violento dall’abitazione della nonna e all’arresto domiciliare di un uomo per stalking nei confronti di una giovane donna, mettono in luce quanto sia ancora urgente e necessario un intervento deciso contro le varie forme di violenza domestica. In particolare, il primo caso evidenzia una realtà troppo spesso taciuta: la violenza contro gli anziani, che può assumere forme fisiche, psicologiche, materiali o legate alla negligenza.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 1 anziano su 6 nel mondo è vittima ogni anno di qualche forma di abuso, e in Europa si stimano oltre 4 milioni di casi all’anno. Si tratta di un fenomeno spesso sommerso, aggravato da fattori come isolamento sociale, fragilità fisica o cognitiva, dipendenza da caregiver e paura di denunciare.

Progetti europei per spezzare il silenzio

A fronte di questa realtà, alcune iniziative internazionali stanno cercando di promuovere un cambiamento culturale e operativo. Tra queste si distingue il progetto GewALT, nato con l’obiettivo di contrastare la violenza nei confronti degli anziani in contesti di cura in Austria e in Italia, con particolare attenzione alle regioni del Tirolo e dell’Alto Adige.

Il progetto ha sviluppato opuscoli, materiali informativi, corsi di formazione e una piattaforma online con strumenti concreti per gli operatori sanitari e assistenziali, offrendo linee guida per prevenire, riconoscere e intervenire in situazioni di abuso. Un elemento chiave è la formazione specifica, basata su dati raccolti attraverso studi sul campo, per preparare chi si prende cura degli anziani a gestire correttamente dinamiche di potenziale violenza – sia perpetrata contro gli anziani, sia eventualmente agita da loro a causa di patologie cognitive.

Oltre all’educazione professionale, GewALT promuove anche campagne informative rivolte al grande pubblico, per rompere il tabù della violenza domestica e rendere la popolazione più consapevole, rafforzando l’inclusione sociale e il rispetto intergenerazionale.

Un approccio integrato: istituzioni, servizi e consapevolezza

L’impegno delle forze dell’ordine, come nel caso della Polizia Locale di Genova, è solo una parte della risposta. È fondamentale che a questi interventi si affianchino politiche pubbliche, azioni formative e reti di supporto sociale, come previsto anche dal progetto GewALT.

Come ha sottolineato l’assessora alla Sicurezza Arianna Viscogliosi, dietro ogni intervento «ci sono vite segnate dalla paura, ma anche la possibilità di ritrovare sicurezza e dignità». Per questo è necessario non abbassare la guardia, rafforzando la rete tra istituzioni, servizi sociali e cittadini e investendo nella formazione continua di operatori e caregiver, così da costruire una società più giusta e protettiva verso le sue fasce più fragili.

Fivedabliu.it

Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta

Share via
Copy link