Narcos, blitz della Polizia in 27 Paesi: uno degli arrestati abitava a Genova

Così il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina: “Un’indagine complessa, durata quasi tre anni. Determinante l’attività di valutazione e analisi delle comunicazioni criptate tra gli indagati”

Roma – Blitz antidroga della Polizia di Stato che ha eseguito 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere, nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura di Bologna – Direzione distrettuale antimafia – a carico di persone residenti in Italia e all’estero. Effettuate anche perquisizioni ed eseguiti sequestri patrimoniali di appartamenti e denaro.

Contemporaneamente, in Belgio, Germania e Olanda, sono state eseguite ulteriori perquisizione e arresti. L’operazione, svolta congiuntamente tra forze di polizia e magistrature di sei Paesi membri dell’Unione Europea, sotto il coordinamento di Europol e di Eurojust, ha smantellato più reti criminali composte prevalentemente da cittadini albanesi, accusati di aver importato sul continente e distribuito decine di quintali di cocaina per anni, avvalendosi di aziende del settore dell’autotrasporto operanti anche in Romagna.

Le indagini sono state avviate dopo il monitoraggio di un italiano residente a Forlì, coinvolto nel commercio di stupefacenti. Questo ha portato alla scoperta di una vasta rete di trafficanti che importavano la drogain Italia, utilizzando veicoli appositamente modificati.
La droga veniva successivamente distribuita a fornitori di livello intermedio nel nord e nel centro Italia. Un carico di 28 chili di cocaina è stato sequestrato ad Aosta nel 2020, e ulteriori indagini hanno rivelato la presenza di due associazioni criminali dedite al traffico internazionale di droga in Emilia-Romagna. Le associazioni, connesse tra loro, erano strutturate gerarchicamente e disponevano di uomini, armi, denaro, mezzi di trasporto e basi logistiche.
Dalle indagini, coordinate inizialmente dalla procura di Forlì, è emerso che il cittadino italiano era in affari con due soci albanesi nel trasporto in Europa di ingenti quantità di cocaina, mediante l’utilizzo di una società forlivese di logistica.

Il 19 agosto 2020, ad Aosta, la Squadra mobile di Forlì ha sequestrato un carico di 28 chili di cocaina e arrestato due corrieri.
Le successive indagini hanno consentito di documentare la stabile presenza in Emilia-Romagna di almeno due associazioni per delinquere finalizzate al traffico internazionale di stupefacenti: una nella provincia di Modena e l’altra tra le province di Forlì-Cesena e Rimini, collegate tra loro e strutturate gerarchicamente con una moltitudine di uomini, armi, denaro, mezzi di trasporto e, soprattutto, di basi logistiche. Nella provincia di Forlì e Rimini è stata riscontrata la stabile presenza di aziende del settore della logistica che hanno trasportato per anni stupefacenti dal nord Europa. Nella provincia di Modena si è accertata la presenza di 10 dei 27 indagati ed è stato possibile documentare il traffico di circa 320 kg di cocaina e dello scambio in un’occasione di un milione e 300 mila euro per l’importazione dal Belgio di un quantitativo di 43 chili di cocaina poi sequestrata.

In totale, le indagini hanno permesso di individuare 36 episodi di importazione transnazionale di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish, effettuati nel periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2021.

Le persone arrestate dalla Squadra mobile di Modena sono state individuate con il supporto delle Squadre mobili del posto, nelle province di Genova, Bologna, Alessandria, Salerno e Lodi.

Di particolare interesse la cattura di uno dei destinatari della misura cautelare, residente a Genova, individuato su un treno nei pressi della stazione ferroviaria di Salerno di ritorno dalla Calabria.

Dei 10 indagati ne restano da arrestare tre, cittadini albanesi non presenti sul territorio nazionale. Un arresto è stato effettuato in Olanda e uno in Germania. Un altro degli arrestati è stato fermato dalla Squadra Mobile di Bari su una nave di ritorno dall’Albania.

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