Mattarella, la disinformazione è un pericolo per la democrazia

“Come l’accentramento dei media nelle mani di pochi”

Milano – “Il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere, sia pure in tempi incommensurabilmente distanti, sui pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà”.
Lo ha detto Sergio Mattarella parlando in occasione dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni.

E non è la prima volta che il Presidente della Repubblica affronta il tema del ruolo dei media nella nostra società sempre più connessa.
Solo l’anno scorso, durante il  suo intervento a Messina per i 50 anni della Gazzetta del Sud, aveva sottolineato come “di fronte alla diffusione di notizie false, di scenari complottistici e di teorie anti scientifiche, il sistema informativo del nostro Paese ha svolto un’importante funzione per sorreggere la buona conoscenza”.
Sottolineando poi come “la presenza di quotidiani radicati nel territorio con un forte rapporto con le comunità territoriali rendono più saldo il sistema informativo del nostro Paese e sono un presidio di democrazia e partecipazione. Questa attività del mondo giornalistico, del mondo dell’informazione sottolinea ogni giorno in più l’importanza della sua indipendenza”.

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