Nato: la Finlandia è il 31esimo alleato. L’ira di Mosca

Stoltenberg: “L’ingresso renderà la Finlandia più sicura e la Nato più forte”

Bruxelles – “L’era del non allineamento militare nella nostra storia è giunta al termine. Oggi inizia una nuova era”.
Sono le parole del presidente finlandese, Sauli Niinisto, pronunciate nel piazzale del blindatissimo quartier generale della Nato a Bruxelles, qualche istante prima che venisse issata la bandiera della Finlandia – in rigoroso ordine alfabetico tra Estonia e Finlandia – per coronare l’adesione ufficiale all’Alleanza.
La Finlandia è il 31esimo membro. La Svezia, compagno del viaggio durato un anno, invece dovrà aspettare. Manca il lasciapassere di Turchia e Ungheria, che si spera arriverà in tempo per il summit di Vilnius a luglio.

“Giornata storica”, hanno twittato i leader atlantici e scandito i ministri degli Esteri presenti alla riunione di Bruxelles.

“Un assalto alla nostra sicurezza”, hanno tuonato da Mosca le autorità russe annunciando poi “ritorsioni contro la Finlandia” e minacciando “contromisure” per tutelarsi dall’espansione dell’Alleanza.

Il presidente americano, Joe Biden, si è detto “orgoglioso” del passo compiuto e non ha mancato di rinfacciare al capo del Cremlino che “quando Putin ha lanciato la sua brutale guerra di aggressione contro il popolo ucraino, pensava di poter dividere l’Europa e la Nato. Si sbagliava. Oggi siamo più uniti che mai”.
In quanto Paese depositario del Trattato Nord Atlantico, l’onore dell’annuncio dell’adesione formale del Paese scandinavo, che con la Russia condivide un confine di 1.300 chilometri, è andato al segretario di Stato americano, Antony Blinken. “Sono tentato di dire che forse è l’unica cosa per cui possiamo ringraziare Putin, perché ancora una volta ha fatto precipitare qualcosa che diceva di voler evitare”, è stata la sua stilettata.

“La Finlandia è ora al sicuro”, ha ripetuto più volte nella giornata il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Insieme, gli alleati della Nato rappresentano il 50% della potenza militare mondiale. Quindi, finché restiamo uniti, ci proteggiamo a vicenda e lo facciamo in modo credibile, non ci sarà alcun attacco militare contro un alleato della Nato”, ha affermato.
“Da oggi l’articolo 5 vale anche per la Finlandia”, ha annunciato.
L’articolo 5 del Trattato stabilisce che un attacco contro un membro Nato è considerato un attacco contro tutti i membri. “In tempi come questi gli amici e gli alleati sono più importanti che mai. E ora la Finlandia ha gli amici e gli alleati più forti al mondo”, ha puntualizzato ancora l’ex premier norvegese.

Appello a Turchia e Ungheria: diano al più presto il via libera ad accogliere Stoccolma

La “giornata storica” è stata anche una giornata di appelli a Turchia e Ungheria affinché diano al più presto il via libera ad accogliere Stoccolma.
“Incoraggiamo la Turchia e l’Ungheria a ratificare senza indugio i protocolli di adesione in modo da poter accogliere la Svezia nell’Alleanza atlantica il più rapidamente possibile”, ha detto Blinken. “Chiedo al presidente Erdoğan di non rovinare il vertice di Vilnius”, ha esortato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielus Landbsergis, che spera di vedere in quell’occasione “la bandiera della Svezia sventolare alla Nato”.

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