Porti e PNRR, nessuno stop per la nuova diga foranea

La fabbrica dei cassoni finirà a Vado Ligure?

Genova – “Riunione questo pomeriggio in Regione tra il governatore della Liguria Giovanni Toti, il vice ministro alle infrastrutture Edoardo Rixi, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presiedente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Signorini e l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
Al centro dell’incontro gli obiettivi comuni tra amministrazione locale e nazionale per quanto riguarda il Pnrr e i nuovi impulsi necessari per gli investimenti che riguardano soprattutto i porti di Genova, Savona e Vado, che restano attualmente la priorità per le risorse da pianificare e spendere nei prossimi mesi“.

Queste le note del comunicato stampa arrivato ieri dalla Regione.

Nessuno stop, dunque, alla diga foranea, la più grande infrastruttura del Pnrr per cui i lavori partiranno a maggio. La priorità dell’amministrazione, infatti, è quella di “concludere entro il 2026 tutto quello che è stato iniziato e finanziato per non perdere un euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Parola di Edoardo Rixi.

E la fabbrica dei cassoni che tanto ha agitato le coscienze ponentine?
L’obiettivo pare essere quello di fabbricarli a Vado Ligure.
In origine, 39 dei 97 cassoni dovevano essere realizzati a Genova mentre gli altri in parte a Piombino e in parte a Vado. Questa, almeno, la proposta in sede di gara e progettazione della cordata WeBuild-Fincantieri che si è aggiudicata i lavori per l’infrastruttura.
Oggi le carte in tavola sembrano cambiate. Eppure, a quanto ci risulta, alla fine di febbraio Piombino e Vado non avevano ancora le autorizzazioni ambientali.

Due perplessità.
Spostare il problema, nello spazio e nel tempo, equivale a una vittoria del territorio?
Se difendere il territorio significa difendere la democrazia, possiamo davvero dargli dei confini? Ci può bastare che le opere impattanti cambino indirizzo?

E quale sarà il futuro dopo il 2026, quando è previsto “lo scongelamento” del progetto del maxi porto di Ponente?

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