Amiu e Pnrr: al posto del TDN un polo del riuso e orti urbani

Oggi, nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, la presentazione dei progetti finanziati

Genova – Sono nove i progetti di Amiu entrati nella graduatoria nazionale per accedere alla terza linea di finanziamenti del Pnrr e promossi a pieni voti.
Parliamo di 1 milione di euro per l’acquisto di Ecoisole interrate ad accesso controllato per piazze e zone di pregio di Genova; 1 milione di euro per l’acquisto di cassonetti con accesso controllato per microviabilità di Genova e dei Comuni del Genovesato per la tariffazione puntuale; 900.000 euro per l’acquisto di sistemi di georeferenza dei mezzi e attrezzature per tracciatura dei conferimenti.
E poi: 2 progetti finanziati per un totale di 1,8 milioni di euro dedicati alla riqualificazione di Volpara con la realizzazione di un polo per l’economia circolare con raccolta, riciclo e riuso; 2 progetti finanziati per un totale di due milioni di euro per la trasformazione di via Bartolomeo Bianco con la realizzazione di un polo per l’economia circolare con raccolta, riciclo e riuso; 2 progetti finanziati per l’acquisto per 2 milioni di euro dell’implementazione del Ecoisole ad accesso controllato sia a Levante sia a Ponente di Genova.

Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova, Matteo Campora: “I progetti – dichiara l’assessore all’Ambiente Matteo Campora – sono il frutto della proficua collaborazione tra istituzioni e il Gruppo AMIU e sono incentrati su settori strategici per gli aspetti legati all’ecosostenibilità, alla trasformazione digitale e alla difesa del territorio dagli impatti delle attività che vengono svolte attraverso i servizi ambientali. Con questi fondi Pnrr, andremo a realizzare importanti interventi sul territorio a partire dalle nuove ecoisole, importanti azioni per la riqualificazione della Volpara e la realizzazione del polo dell’economia circolare al Lagaccio”.

Ecco cosa prevedono gli investimenti del Pnrr per via Bartolomeo Bianco

L’obiettivo di progetto è realizzare il recupero di un’area dismessa che riqualifichi il quartiere del Lagaccio. L’area è quella occupata dal CSOA Terra di Nessuno che il Comune ha sgomberato nel 2021.
Quindi sviluppare la tariffazione puntuale e  realizzare un network dei centri del riuso (rete SURPLUSE).
Il polo sarà dotato di viabilità interna, a senso unico per gli utenti; rampa di accesso a zona rialzata per il conferimento dall’alto dei rifiuti; pavimentazione impermeabilizzata e idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta dei rifiuti; zona di conferimento e deposito di rifiuti pericolosi protetta mediante copertura fissa; recinzione e adeguata barriera esterna, realizzata con alberature per minimizzare l’impatto visivo dell’impianto; sistema di illuminazione a LED su pali; sistema di videosorveglianza per il controllo degli accessi e guardiania.

Il centro del riuso sarà volto alla riparazione e la rivendita di beni usati.

La proposta rientra nelle linee di azione previste dal PRGR – il Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti – per la riduzione dei rifiuti alla fonte. Verranno impiegati pannelli di materiali riciclati o elementi di upcycling architecture, come sperimentazione.
La progettazione delle aree esterne segue i principi della sostenibilità e delle nature based solutions, ovvero un rain garden per raccolta delle acque meteoriche.
All’interno del polo è previsto lo svolgimento di attività educative all’aperto con realizzazione di un’area a carattere ludico-ricreativo e  la creazione di un percorso pedonale in terra stabilizzata largo 2 metri che conduce all’interno del lotto, fiancheggiato da arbusti mediterranei e lecci. Sul lato sud troveranno spazio alcuni orti urbani e alberi da frutta, a disposizione del quartiere, mentre sul lato nord è allestita un’area giochi con superficie antitrauma.

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