Kosovo, Dačić:”Se Kfor e la polizia kosovara non garantiranno la sicurezza dei serbi, lo farà il nostro esercito”

Dačić:” La UE condanna la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, ma tace sulla violazione dell’integrità territoriale della Serbia”

Budapest –  Lo ha detto il ministro degli esteri serbo Ivica Dačić, durante una conferenza stampa oggi a Budapest in presenza del collega ungherese Peter Szijjarto.
Dačić ha sottolineato al tempo stesso che i rapporti della Serbia con il Kosovo sono contrassegnati da tre linee rosse che non possono essere in alcun modo ignorate: “Tutti gli accordi sottoscritti finora vanno rispettati e attuati, la seconda opzione l’impossibilità di riconoscere   l’indipendenza del Kosovo, accettando la sua ammissione alle Nazioni Unite non essendo stato ancora risolto il problema dei nostri rapporti reciproci. Il terzo punto riguarda la sicurezza dei serbi del Kosovo che è di assolua priorità”.

La politica dei doppi standard

Dačić ha poi proseguito – “Se Kfor (la Forza Nato in Kosovo, ndr) e la polizia kosovara non garantiranno la loro protezione, ci costringerete a impiegare l’Esercito e la polizia serba. È qualcosa che non vorremmo fare. Noi vogliamo la pace e l’attuazione degli accordi internazionali”, criticando la cosiddetta  politica dei doppi standard in fatto di integrità territoriale, facendo un parallelo con l’Ucraina.

L’Ungheria voterà contro l’ammissione del Kosovo nelle organizzazioni internazionali europee

Nel caso di Kiev, ha osservato, si condanna la violazione della sua integrità territoriale da parte della Russia, ma si tace sulla violazione dell’integrità territoriale della Serbia, privata di una parte del suo territorio. L’indipendenza del Kosovo è illegale e irrisolta. Il ministro Szijjarto ha assicurato da parte sua che l’Ungheria voterà contro l’ammissione del Kosovo in organizzazioni internazionali europee. “Noi riteniamo che si metterebbe in pericolo il raggiungimento di un compromesso se talune organizzazioni europpe accogliessero il kosovo prima del raggiungimento di un accordo”, ha affermato Szijjarto, il cui Paese ha riconosciuto l’indipendenza di Pristina.

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