Genova, perseguita i vicini per due anni e poi finisce a Marassi

La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un 63enne per  atti persecutori, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Genova

Genova – L’uomo dal momento in cui si è trasferito in un appartamento di Rivarolo, a dicembre 2020, ha reso impossibile la vita di due coniugi, tanto da  costringerli a cambiare le loro abitudini di vita.

In questi due anni quasi quotidianamente ha suonato al citofono e al campanello della coppia  obbligandoli a disattivarli, in diverse occasioni ha danneggiato la loro  porta di ingresso, imbrattandola, incidendola con un coltello e addirittura cospargendola di liquido infiammabile.

I vicini hanno dovuto installare una videocamera sull’uscio e si sono trovati costretti a parcheggiare l’auto lontano da casa perché più volte il 63enne vi si è accanito contro, tagliando le gomme e rigandola con una chiave, in una circostanza anche con la proprietaria a bordo.

L’uomo, convinto che i due condomini lo danneggiassero con le loro onde elettromagnetiche, ha anche minacciato di ucciderli e si è presentato davanti alla loro porta con un coltello a serramanico.

Vista l’escalation di azioni sempre più violente i coniugi  hanno infine deciso di sporgere querela e, alla luce di tutti i gravi indizi di colpevolezza, è stato infine emesso l’ordine di carcerazione, eseguito sabato scorso dai poliziotti del Commissariato Cornigliano che hanno condotto l’uomo a Marassi.

 

 

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