Firma dei sottosegretari, Meloni: “Non rappresentate voi stessi e neanche un partito, rappresentare una nazione”

Alla firma anche Edoardo Rixi, sottosegretario alle infrastrutture

Roma – Si è conclusa a Palazzo Chigi, alla presenza del premier Giorgia Meloni, dei vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, la cerimonia di giuramento dei sottosegretari del governo Meloni.

Ecco chi sono i 39 sottosegretari:

Presidenza del Consiglio: Giovanbattista Fazzolari (attuazione del programma di Governo), Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano (Rapporti con il Parlamento), Alessio Butti (Innovazione tecnologica), Alberto Barachini (Informazione ed editoria), Alessandro Morelli (Coordinamento della politica economica). Esteri e cooperazione internazionale: Edmondo Cirielli, Giorgio Silli, Maria Tripodi. Interno: Wanda Ferro, Nicola Molteni, Emanuele Prisco. Giustizia: Francesco Paolo Sisto, Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari. Difesa: Matteo Perego, Isabella Rauti. Economia e finanze: Maurizio Leo, Lucia Albano, Federico Freni, Sandra Savino. Imprese e made in Italy: Valentino Valentini, Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci. Ambiente e sicurezza energetica: Vannia Gava, Claudio Barbaro. Agricoltura e sovranità alimentare: Luigi D’Eramo, Patrizio Giacomo La Pietra. Infrastrutture e mobilità sostenibili: Galeazzo Bignami, Edoardo Rixi, Tullio Ferrante. Lavoro e politiche sociali: Maria Teresa Bellucci, Claudio Durigon. Istruzione e merito: Paola Frassinetti. Università e ricerca: Augusta Montaruli. Cultura: Lucia Borgonzoni, Gianmarco Mazzi, Vittorio Sgarbi. Salute: Marcello Gemmato. Dei nuovi sottosegretari, otto assumeranno le funzioni di viceministro: Cirielli (Esteri), Sisto (Giustizia), Leo (Mef), Valentini (Mise), Gava (Ambiente), Bignami e Rixi (Mims), Bellucci (Lavoro)

Breve il discorso di chiusura di Giorgia Meloni: 

“La parte divertente finisce qui ,adesso comincia invece quella del lavoro e della responsabilità. Chiaramente se siete qui c’è una ragione, vuol dire che siete all’altezza di questo compito, o si è ritenuto che lo foste. Immagino che sappiate che da questo momento voi non rappresentate voi stessi, non rappresentate neanche un partito, rappresentate una nazione e questo ha un enorme valore e un enorme richiamo alla responsabile.

Questa avventura sarà lunga e difficile, lunga speriamo, difficile sicuro, speriamo sia anche entusiasmante. Lo può essere e lo sarà quando riusciremo a dare risposte ai problemi che i cittadini si aspettano da noi, a essere fedeli al compito che c’è stato affidato, a essere esattamente quello che abbiamo raccontato che saremmo stati.  È la ragione per la quale oggi siamo qui.  Per cui grazie per il lavoro che farete, grazie per come riuscirete a farlo considerandovi sempre una squadra come stiamo facendo già a livello di Consiglio di ministri e ringrazio anche Matteo (Salvini) e Antonio (Tajani) che hanno voluto essere qui stamattina. Però ricordate che ci sono  milioni, decine di milioni di persone la cui vita e il cui futuro, il benessere e la serenità dipendono quasi esclusivamente, o per buona parte da quello che riusciamo a fare noi. In bocca al lupo a tutti e buon lavoro”.

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