ll rigassificatore è un problema politico, ambientale e di sicurezza, e a meno di una settimana dal voto è anche un problema di convenienza elettorale
Piombino -L’apertura della conferenza dei servizi sul progetto per il rigassificatore di Piombino (Livorno) rischia di aprire un nuovo caso all’interno del centrodestra perchè “L’eventualità di ricorsi all’autorità giudiziaria” contro il rigassificatore nel porto di Piombino, ha detto oggi Francesco Ferrari di Fratelli d’Italia, “e’ un’ipotesi che non scartiamo perchè “riteniamo che nella documentazione di Snam ci siano grandi mancanze e contraddizioni, riteniamo sia totalmente inattendibile”.
Parere contrario è arrivato solo dal Comune di Piombino, ha confermato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in quota PD, che ha parlato di riunione “costruttiva” per arrivare entro il 27 ottobre all’autorizzazione per il posizionamento del rigassificatore nella primavera 2023.
L’iter dunque va avanti e guarda all’aprile prossimo come traguardo per l’opera, ammesso che Francesco Ferrari non si metta di traverso presentando ricorso e aprendo anche un caso politico interno al centrodestra che a breve potrebbe trovarsi alla guida del Paese.
Oggi Ferrari ha ribadito che la natura della sua posizione è tecnica, ma la politica resta presente sullo sfondo. “Oggi non ero in rappresentanza del Comune per portare le posizioni politiche, ero in rappresentanza dei miei concittadini per un profilo di salute e di incolumità pubblica. Ci sono tanti pareri portati dagli uffici tecnici del Comune, pareri che evidenziano tutta una serie di criticità ambientali, di sicurezza, economiche e riteniamo che quegli elementi dovranno essere vagliati attentamente da chi dovrà prendere decisioni e si assumerà enormi responsabilità”.
Una posizione che continua ad essere in contrasto con i vertici nazionali del suo partito e della coalizione di centrodestra. La leader Fdi, Giorgia Meloni, nei giorni scorsi aveva spiegato: “Abbiamo l’obbligo di verificare se, senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città”.
Basta con la “politica dei no”, ha detto oggi il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. Sempre oggi il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha detto che i rigassificatori “vanno fatti”, mentre sul territorio il consigliere della Lega, Marco Landi, originario dell’isola d’Elba è contrario.
I distinguo tra politica locale e nazionale sono forti anche nel centrosinistra con i leader nazionali schierati per il sì e gli amministratori locali più critici. Anche Andrea Romano (PD), candidato nel collegio di Livorno e Piombino sostiene che il rigassificatore sia “un tema da affrontare con serietà e rispetto dei cittadini, senza estremismi inutili”.
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