Gas russo, il ricatto di Putin: “I Paesi ostili devono aprire conti in rubli nelle banche russe”

Il premier russo spiega il complicato meccanismo per convertire le valute tramite Gazprombank

Per Mosca il terreno militare non è l’unico sul quale deve affrontare l’Occidente. Ci sono anche il fronte diplomatico e quello di una guerra economica che si preannuncia lunga e alla quale il Cremlino si era probabilmente  preparato da tempo.

Il trentaseiesimo giorno di ostilità in Ucraina è stato anche il giorno che ha visto Mosca varare alcuni importanti provvedimenti che modificano ancora un quadro internazionale instabile e lontano dal trovare stabilità.

Gas in rubli, il decreto entra in vigore da domani ma i primi pagamenti saranno a metà aprile

“Offriamo uno schema chiaro e trasparente”, ha spiegato Putin aggiungendo che “per acquistare gas naturale russo i “Paesi ostili devono aprire conti in rubli nelle banche russe”. Il decreto entra in vigore da domani. Putin ha aggiunto che in caso di mancato pagamento in rubli, i contratti saranno sospesi.

Si tratta di una mossa che sul piano economico ha lo scopo di aumentare la domanda di rubli ed evitare un collasso della valuta russa. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha fatto notare che i contratti prevedono il pagamento in euro e chiedere di saldare in un’altra valuta costituirebbe una violazione. La soluzione proposta da Putin prevede di effettuare versamenti in euro a Gazprombank, non colpita da sanzioni, che poi provvederebbe a cambiarli in rubli.

Una posizione più morbida

Ma già alle 17:00 l’agenzia TASS in una nota ha specificato che: “Il decreto prevede che alcuni pagamenti possano essere effettuati con valute diverse. La Commissione governativa per il controllo degli investimenti esteri potrà rilasciare autorizzazioni a pagare le forniture di gas naturale senza rispettare la procedura prevista dal presente decreto.

Francia e Germania si preparano al taglio delle forniture russe

Francia e Germania hanno fatto sapere che si stanno preparando in caso Mosca decida di tagliare le forniture di gas. “Potrebbe esserci una situazione domani in cui non c’è più il gas russo. Sta a noi prepararci a questi scenari e ci stiamo preparando”, ha affermato il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire dopo i colloqui a Berlino con il suo omologo tedesco, Robert Habeck.

Petrolio: gli USA rilasceranno 1 mln barili al giorno per 6 mesi

“Dopo una serie di consultazioni con gli alleati e i partner – si legge in una nota della Casa Bianca – il presidente Biden annuncerà il più grande rilascio di petrolio dalle riserve nella storia, immettendo sul mercato un milione di barili al giorno in media, ogni giorno, per i prossimi 6 mesi”. Secondo la Casa Bianca, “il mondo non ha mai visto un rilascio di riserve di petrolio di questa entità e servirà a coprire i bisogni fino a fine anno. Il Dipartimento dell’Energia utilizzerà i ricavi derivati dal rilascio per ricostituire le scorte negli anni futuri.

USA sanzionano aziende tecnologiche russe

Ma nel contempo gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro una serie di aziende tecnologiche russe, tra cui il piu’ grande produttore di chip della Federazione, come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina.

Lavrov arriva in india, domani incontra Modi

Mercati che vanno, nuovi mercati che arrivano. Il ministro degli Esteri russo è atterrato a Delhi per una visita di due giorni. Domani è atteso per colloqui con il primo ministro, Narendra Modi, e con il suo omologo indiano, Subrahamnyam Jaishankar.

Putin: “I paesi della UE sacrificano interessi cittadini per favorire gli Stati Uniti”

Secondo il Presidente russo i governi di alcuni Paesi europei sembrano pronti a sacrificare gli interessi dei propri cittadini per l’astratta solidarietà euro-atlantica e per obbedire alle richieste di Washington. E nel conflitto a distanza tra Putin e Biden emerge anche il figlio del presidente americano, Hunter Biden, che secondo Igor Kirillov, capo delle forze armate russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, ha una corrispondenza con i dipendenti del Defense Threat Reduction Agency e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo importante nella fornitura di finanziamenti per il lavoro con gli patogeni in Ucraina.

 Noi siamo un vero di coccio in mezzo a una tempesta

Alle 21 previsto un colloquio telefonico tra Draghi e Scholz. Di Maio domani in Azerbaigian per rafforzamento partnership energetica. Il ministro degli Esteri vedrà le massime autorità locali, con le quali farà un focus sul rafforzamento della cooperazione in campo energetico. La missione diplomatica arriva dopo quelle in Algeria, Qatar, Congo, Angola e Mozambico.

Gas, Cingolani: l’UE dia una risposta ferma alla Russia

“Tutti i paesi europei stanno studiando le implicazioni di questo decreto sulle forniture di gas anche rispetto agli impegni contrattuali in vigore”. A dirlo il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani a seguito dell’emanazione del decreto del presidente russo Putin che stabilisce che gli importatori di gas europei debbano pagare le forniture in rubli anziché in euro, mediante un complesso meccanismo bancario. “Il Governo italiano è in contatto costante con i partner europei al fine di dare una risposta univoca e ferma alla Russia da parte di tutti gli stati membri. Il Presidente del Consiglio sentirà in serata il cancelliere Scholz e sono in corso colloqui bilaterali tra i ministri dell’energia. Al momento le riserve italiane di gas consentono comunque di mandare avanti le attività del paese anche in caso di brusche ed improbabili interruzioni delle forniture russe.

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