Telefonata Biden-Xi: si parleranno domani per la prima volta dallo scoppio della guerra

Gli Stati uniti chiederanno al leader cinese di non aiutare il Cremlino e di spingere Putin verso la pace. Sul piatto c’è anche il futuro delle relazioni tra Washington e il Dragone

Continua al più alto livello il pressing americano su Pechino, con una telefonata di Joe Biden, domani, al presidente cinese Xi Jinping. L’agenda indicata dalla Casa Bianca è eloquente: “Mantenere aperte linee di comunicazione tra gli Usa e la repubblica popolare cinese”, “la guerra russa contro l’Ucraina”, “la gestione della competizione” tra i due Paesi e “altre questioni di reciproco interesse”.
Lo ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
Ci si attende che Biden metta in guardia il leader cinese dall’aiutare direttamente o indirettamente il Cremlino, ma anche che cerchi il suo sostegno per spingere Vladimir Putin a una soluzione pacifica.
Sul piatto c’è anche il futuro delle relazioni tra Washington e il Dragone. Russia e Cina hanno proclamato il mese scorso, prima dell’invasione, che la loro amicizia non ha “nessun limite”. Ma ora appare sempre più evidente che il desiderio e la capacità della Cina di aiutare il suo vicino potrebbero essere limitati. Pechino non ha condannato l’attacco russo ma vuole evitare l’impatto delle sanzioni, e cerca di non farsi coinvolgere in una guerra che ha isolato Mosca dal mondo.
La telefonata di domani arriva pochi giorni dopo l’incontro a Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il più alto responsabile della diplomazia del partito comunista cinese, Yang Jiechi, all’indomani della notizia che il Cremlino avrebbe chiesto anche armi a Pechino.
“Gli Stati Uniti sono preoccupati dall’allineamento della Russia con la Cina”, aveva ammonito Sullivan, ma entrambe le parti avevamo evitato di alzare i toni, anche in vista del colloquio tra i due massimi leader.

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