Covid-19 in Iraq: la variante inglese del virus ha aumentato i contagi tra i bambini

Infettati in sole due settimane quasi 2.000 tra neonati e bambini sotto i 10 anni

Il tasso di infezione è aumentato del 110% nelle ultime due settimane di febbraio rispetto alla prima metà del mese. Save the Children chiede sostegno urgente per aumentare l’accesso ai dispositivi di protezione, fornire kit di disinfezione e igiene alle scuole e imporre le regole di distanziamento sociale e di uso della mascherina  

Cresce in Iraq il numero di neonati e bambini infettati dal COVID-19  a causa della variante inglese che sta seminando il caos nel Paese. L’allarme arriva dall’organizzazione Save the Children.

Secondo il ministero della Salute iracheno, il numero di minori sotto i 10 anni, a cui è stata diagnosticata la malattia, è passato dagli 11.699 casi dell’11 marzo ai 13.546 del 24 marzo, con un aumento del 15,7% in sole due settimane.

Nonostante non ci siano ancora conferme ufficiali , gli scienziati avevano già avvertito il Covid-19 nella variante inglese si trasmette a tutte le età, anche tra i più piccoli. E già all’inizio di febbraio, il ministero aveva affermato che la variante rappresentasse il 50% di tutti i nuovi casi di COVID-19. Il timore è che i bambini portati negli ospedali siano solo un piccola parte di quelli realmente ammalati. Molti casi probabilmente non vengono portati in ospedale o sono diagnosticati in cliniche private o farmacie e non registrati ufficialmente.

Il ministero della Salute ha affermato che il virus si sta diffondendo rapidamente nei villaggi e nelle città. In alcuni casi, ha infettato intere famiglie. Il tasso di infezione è aumentato del 110% nelle ultime due settimane di febbraio rispetto alla prima metà del mese. E probabilmente uno dei fattori di maggiore diffusione sono le scuole sovraffollate.

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