Commemorazione vittime del Morandi, Sansa incontra Conte a Sampierdarena. Ma la campagna elettorale è sta roba qua

Genova – Oggi giornata difficile, una delle tante da due anni a questa parte.
Dopo svariate inaugurazioni, finalmente il nuovo viadotto è terminato, le code sono rimaste, il gestore che aveva la responsabilità del Morandi è sempre al suo posto. In effetti, qualche colpetto all’orgoglio i Benetton lo hanno preso, ma nulla che non si possa superare su un panfilo con un drink in mano.

Giovanni Toti, che di comunicazione se ne intende, ha utilizzato tutti i mezzi possibili per assicurarsi un altro quinquennio di governo della Regione. Foto in Piazza De Ferrari con scatole di mascherine bene vista, l’inaugurazione di uno spazzaneve già “unto” qualche mese prima. Ma è pur vero che tutto fa campagna elettorale e quindi in questi giorni sono volati gli stracci anche per il ponte crollato ad Albiano Magra, che è in Toscana, dove governa il centro sinistra e allora vale tutto.

La disgrazia del crollo del Morandi, dopo i primi momenti di smarrimento generale, è diventata il campo di battaglia delle fazioni politiche che si contendono Roma, la Regione e tra un paio d’anni anche il governo della città. Nel parapiglia della ricostruzione, del traffico micidiale in città, e dell’emergenza sanitaria poi, sono in molti che si contendono il merito di aver fatto piovere su Genova una grande quantità di denaro.

La politica sempre più incline alla comunicazione social e sempre meno al bene comune, ha utilizzato il nuovo viadotto sul Polcevera come atto sublime per mostrare di avere un approccio attento al bene della comunità. Anche se l’opera di Fincantieri e Salini-Webuild non è stata costruita perchè parte di un progetto di sviluppo della città, ma per il crollo di un ponte che avrebbe dovuto restare in piedi.

La commemorazione di stamattina, celebrata nella provvisoria Radura della Memoria in via Walter Fillak, dovrebbe essere l’ultimo atto che vede il crollo del Morandi e la successiva ricostruzione del viadotto Genova San Giorgio al centro della disputa politica per la caccia all’ultimo voto.
Eppure, nonostante il Centro Destra sia ampiamente favorito, nei giorni scorsi un urticante manifesto della Lega ricordava ai genovesi che il nuovo manufatto di Renzo Piano rappresentava il “Modello Lega”.
Pubblicità elettorale che è un colpo basso al buon gusto e uno schiaffo alla decenza.

Poi leggiamo un post dove si parla di un incontro tra il candidato alle regionali del Centro Sinistra, Ferruccio Sansa, e il Premier Giuseppe Conte, per parlare dei problemi di Genova e della Liguria. Oggi, nel giorno dedicato alla memoria.
E allora ripensiamo a un un colpo basso al buon gusto e a uno schiaffo alla decenza.
Ma la politica è sta roba qua.

fp

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