Coronavirus: con Decreto Regionale Toti “riapre” la Liguria
Genova – Nella consueta conferenza stampa di fine giornata che comunica l’aggiornamento sui dati dell’epidemia di Coronavirus in Liguria, il Presidente Giovanni Toti ha commentato i dati annunciati da Alisa dando un giudizio positivo sull’andamento dell’emergenza sanitaria. Quello che fa ben sperare, a detta del Governatore, è il numero delle terapie intensive che gradatamente si liberano.
Il focus della conferenza, però, è stato l’annuncio del piano progressivo di riapertura delle attività produttive, a partire dalla mezzanotte di oggi, attuato con un decreto regionale (Decreto n.18/2020) che mutua quello del Governo e lo amplia in base alle esigenze del territorio.
Ma quali saranno le attività “permesse”?
Riaprono la filiera del legno e quella della telefonia e dell’informatica. Su richiesta di Regione Liguria ripartirà anche la silvicultura, a cui si aggiungono alcune attività attinenti come il giardinaggio e la cura dei campi sportivi, da golf, dei parchi e dei giardini, sia pubblici che privati. Tutto ciò che verrà autorizzato dal Decreto regionale sarà in linea con norme e regolamenti di sicurezza stabiliti dal decreto del 20 marzo tra Governo, parti sociali e associazioni datoriali. Verranno autorizzate anche l’attività di manutenzione straordinaria di allestimento degli stabilimenti balneari o piccoli chioschi in vista della stagione estiva. Lo stesso vale per le piccole attività artigianali di manutenzione e restauro all’interno degli appartamenti. I cantieri navali, che rimangono chiusi, potranno effettuare i collaudi per consegnare le barche ai clienti.
Leggi anche:
Coronavirus, i rischi di passare alla Fase 2. GIMBE: “Contagio zero solo a giugno”