CORONAVIRUS: ARRIVATI A GENOVA I 10 INFERMIERI PER COVID INVIATI DAL DIPARTIMENTO NAZIONALE
Genova – Sono arrivati all’aeroporto di Genova con un volo della Guardia di finanza i 10 infermieri della task force nazionale ‘Infermieri per Covid’, inviati dal Dipartimento nazionale della Protezione civile alle Regioni maggiormente colpite dal virus. Gli infermieri volontari della protezione civile rimarranno in Liguria 21 giorni.
Quattro di loro saranno destinati alla Asl1, due alla Asl2, due alla Asl3 e due alla Asl5.
“Ringraziamo il ministro Francesco Boccia e il Dipartimento nazionale di Protezione civile rappresentato oggi dal vice capo Agostino Miozzo – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – e soprattutto ringrazio le persone scese dall’aereo. Si tratta di un piccolo contingente, ma non è un aiuto formale, è un aiuto sostanziale in ospedali dove si lavora 6 giorni, a volte 7 la settimana su turni di 12 ore. Un aiuto concreto che darà qualche ora di fiato alle tante persone che si sono impegnate fino a oggi in prima linea. Vorrei aggiungere che siamo orgogliosi tutte le volte che vediamo delle persone che scendono da un aereo come quello e lo fanno per spirito di servizio. Oggi mi sento davvero orgoglioso perché credo che la risposta che sta dando l’Italia sia all’avanguardia in assoluto a livello mondiale”.
“Auguro buon lavoro a tutti voi – conclude il Governatore rivolto agli infermieri – vi ringrazio e vi dico già che, quando tutto questo sarà finito, sarete tutti nostri ospiti per 20 giorni di vacanza in Liguria”.
“Questi infermieri alloggeranno, a cura della Protezione civile regionale, in strutture selezionate sui territori col bando emesso sempre dalle Protezione civile regionale – precisa l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone –. Non posso che ringraziare ancora una volta il Dipartimento nazionale, che ha con noi un rapporto consolidato: credo che sia un segno tangibile di come il sistema di protezione civile nazionale e regionale riesca a dare supporti anche in emergenze come queste, situazioni molto probanti dal punto di vista delle necessità, che richiedono risposte immediate e una organizzazione strutturata, che sappiamo però come mettere in campo”.
“La nostra task force sanitaria – conclude Giampedrone – ci ha segnalato il fatto che nelle Rsa in questo momento ci sia un grande necessità di personale aggiuntivo: gli infermieri arrivati oggi non possono essere impiegati in strutture private, per questo abbiamo fatto richiesta al Dipartimento nazionale di poter ricorrere a personale medico militare, anche infermieristico, in modo da poter supportare, dove ce ne sarà bisogno, le varie Rsa. Si tratta di un ambito molto sotto pressione in questa fase. Non ho ancora una risposta sul tema, se fosse positiva sarei molto soddisfatto di poter aggiungere questo ulteriore tassello, assolutamente necessario”.

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