“Progetti per la città”: il Dirigente è un architetto che arriva da lontano. Bucci lo trova a Taurianova

Taurianova è una bella e piccola cittadina nella cintura metropolitana di Reggio Calabria e ha circa 15.000 abitanti.
È salita all’attenzione nazionale e internazionale per la faida scoppiata tra il 1989 e il 1991 fra le ‘ndrine  Avignone-Lombardo, Giovinazzo-Zagari, Viola-Fazzalari, in contrapposizione alle ‘ndrine degli Asciutto-Neri-Grimaldi, dove vengono compiuti ben 32 omicidi. Ucciso il capobastone Rocco Zagari nel 1991, il giorno dopo gli Zagari si vendicano ammazzando 4 rivali. A uno di questi viene  staccata la testa e usata come tiro a segno. Ma Taurianova è anche la città di nascita dell’ex re dei buoni pasto Gregorio Fogliani, “super saggio” del nostro Sindaco Marco Bucci e indagato per bancarotta fraudolenta per il crack QuiGroup che ha visto volatilizzarsi oltre 350 milioni di euro (ma sembra un valore per difetto) e lasciare centinaia di persone in mezzo alla strada.
Ma il legame tra Genova e Taurianova ha anche connotati positivi.

Alfonso Femia

In occasione del “Seminario Alfonso Femia Ateliers-Mediterranei Invisibili Architetture in un mondo fluido”, organizzato dallo studio genovese in collaborazione con il Comune di Taurianova il 7 giugno 2018, il Sindaco Fabio Scionti avrebbe proposto il conferimento all’archistar del capoluogo ligure della cittadinanza onoraria nell’ambito della seduta del Consiglio comunale. Compreso che forse la proposta non sarebbe passata, lo stesso Sindaco, con un whatsapp al Presidente del consiglio comunale, aveva comunicato la sua assenza facendo decadere la discussione sugli undici punti in trattazione quel giorno. Nel merito di questa vicenda pubblichiamo la lettera aperta che l’opposizione ha scritto al sindaco di Taurianova:

“Sig. Sindaco,
l’assenza Sua e del Suo Vice Sindaco ha “impedito” il previsto svolgimento del Consiglio Comunale odierno. E sì che era stata la Sua maggioranza ad insistere che il Consiglio si tenesse entro oggi, certa che il conferimento della cittadinanza onoraria, terzo punto all’ordine del giorno – voluto fortemente da Lei, avventatamente e personalisticamente – sarebbe stato approvato, garantendoLe la Prima Pagina sul giornale locale e qualche bella foto a fianco del discusso archistar (peraltro, già iscritto all’anagrafe taurianovese!!!), da fare magari durante il convegno organizzato per domani. Come dire che quel Suo mondo universitario, a cui resta tanto fedelmente legato, esce dalla porta e rientra dalla prima finestra lasciata aperta. Signor Sindaco, la Cittadinanza Onoraria non si riconosce con leggerezza e, come riportato dal Regolamento Comunale, tale Onore viene conferito a “chi, pur non essendo iscritto all’anagrafe del Comune, si sia particolarmente distinto nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria… con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico, oppure in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti di Taurianova, ovvero abbiano instaurato rapporti con la città e i suoi abitanti, dando lustro alla stessa e favorendo la conoscenza del territorio e del suo patrimonio storico e artistico (…)”. Ed allora viene da domandarsi se Lei, oggi, se ne sia ricordato e avrà intuito che quella proposta NON sarebbe passata, preferendo ricorrere, quale unica via di fuga, ad un semplice messaggino via whatsapp (sic!) per giustificare la Sua assenza – da Lei inviato sul telefono del Presidente del Consiglio, che ne ha dato notizia giusto all’inizio dei lavori – o piuttosto abbia celato un reale impedimento, che giustificasse la mancata trattazione degli undici punti all’ordine del giorno. A pensar male, si fa peccato, ma, spesso si indovina (cit.)”.

Come “ripiego”, sempre in data 7 giugno 2018, con delibera di giunta è stata conferita ad Alfonso Femia, l’onorificenza della consegna delle chiavi della città.

La chiave della città

Ma a questo punto, per continuare il racconto che lega la cittadina in provincia di Reggio Calabria a Genova bisogna sapere che Alfonso Femia, oltre ad avere un curriculum di grande spessore, è anche marito dell’assessora all’urbanistica Simonetta Cenci.
Dopo le dimissioni di Gian Poggi, architetto ed esperto di urbanistica e fedele collaboratore di Claudio Burlando, per la stessa carica oggi ricoperta da Cardona, fu nominato ad interim Luca Patrone. Il 7 ottobre 2019, su proposta del Direttore Generale Antonino Minucuci, quel posto da dirigente è stato assegnato a Giuseppe Cardona, ex Dirigente dell’Area Tecnica del comune di Taurianova, che andrà a ricoprire il ruolo di Direttore dei “Progetti per la città”.
Come nota a margine, Minucuci è uno dei promotori della neonata associazione culturale “Tiberio Evoli – Calabresi in Liguria” che avrà la mission di divulgare la cultura Calabrese. Non solo ‘nduja ma anche arte, musica e tradizioni.

Tornando al neo dirigente Giuseppe Cardona e considerando che la cittadina calabrese da cui proviene, Taurianova, fa tanti abitanti quanti Cornigliano, siamo andati a vedere Il curriculum dell’architetto che resterà sotto la Lanterna per 3 anni e il cui compenso non è ancora noto.
Dal novembre del 1998 fino al 2008, non continuativamente, ha operato nell’area tecnica – sezione lavori pubblici del comune di Molochio,  in provincia di Reggio Calabria, 2.513 abitanti. Nel 2009 ha ricoperto l’incarico di Responsabile dei servizi tecnici del comune di Maropati che di abitanti ne ha 1.477. Altri incarichi li ha ricoperti nei comuni di Condofuri, che di abitanti ne ha 5.053, San Ferdinando che ne ha 5.200 e Limbadi, 3.590.  Poi per un decennio è stato Responsabile Area Tecnica del Comune di Taurianova.
Una bella sfida per il neo direttore dei “Progetti per la città” in un territorio, quello genovese, che è fra i più complessi in assoluto.
Infatti, consultando gli incarichi che dovrà affrontare leggiamo: “Interventi complessi in ambito urbano e portuale: coordinamento degli apporti delle diverse strutture dell’ente e dei soggetti istituzionalmente coinvolti quali gli Enti territoriali (Regione, Autorità Portuale, Città Metropolitana, ecc.), organi statali, agenzie e aziende statali, regionali e locali; produzione di linee guida, masterplan, studi di fattibilità, stipula di accordi ed intese, acquisizione della compatibilità urbanistica, ambientale e paesaggistica, ai fini della programmazione delle opere e della loro attuazione; supporto tecnico ad eventuali processi partecipativi ove richiesti.  Coordinamento, sviluppo e gestione dei progetti strategici per la città, individuatiannualmente dall’Amministrazione nei propri atti programmatori”.
E ancora:
“Pianificazione strategica relativa a interventi complessi di riqualificazione di spazi urbani e di immobili del patrimonio comunale, da attuare mediante finanza di progetto o attraverso alienazione; redazione di progetti di valorizzazione su reti di immobili di pregio storico culturale quali ville o palazzi storici, mercati rionali, riqualificazione di percorsi commerciali”.

E questa è solo una piccola parte degli impegni previsti.

Ci chiediamo quali siano stati i criteri di scelta per far arrivare a Genova da così lontano un architetto, che pur bravo, avrà bisogno di conoscere a fondo il territorio prima di prendere la matita in mano, e con quali criteri potrà essere determinante nelle scelte, come potrà consigliare i collaboratori o suggerire modifiche e soluzioni. E ci siamo fatti anche un’altra domanda, ma a Genova, in fatto di architetti, siamo messi così male ? O Renzo Piano o niente?

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.