Decreto Genova, protesta dell’opposizione in Consiglio regionale: “Lega e M5S non vogliono discutere il decreto”. E i consiglieri si tolgono la giacca

GenovaConsiglio Regionale sospeso per le proteste della minoranza: “Non ci fanno discutere del Decreto Genova”denunciano il PD, Liguri con Paita, Rete a Sinistra, e Liberamente Liguria, e i consiglieri si tolgono la giacca.
Segue un botta e risposta Viale-Pastorino“Ma vi sembra il modo di fare i buffoni?”,  “Buffoni se lo tenga per la sua famiglia”.

A placare gli animi interviene il Presidente Toti che fa notare come “il Decreto non è stato ancora firmato dal Presidente Mattarella e sulla Gazzetta Ufficiale non esiste. Martedì, quando avremo in mano il testo, si potrà aprire il dibattito ed anche emendarlo. Non mi sembra che 72 ore cambieranno il destino della città“.
[vc_video title=”La protesta in aula e la risposta del presidente Toti” link=”https://www.youtube.com/watch?v=W17Hbeu3pAQ”]

Il Decreto Genova scalda gli animi e spacca la maggioranza che si ritrova più vicina ai pentastellati.
Fa notare Gianni Pastorino, Capogruppo di Rete a Sinistra/Liberamente Liguria, che “Forza Italia e Fratelli d’Italia erano disponibili al dibattito, sono la Lega e il M5S che non vogliono discutere il decreto. Ormai c’è un’altra maggioranza rispetto a quella uscita dalle urne nel 2015, i Cinque Stelle sono una forza governativa anche in Regione e lo hanno dimostrato oggi“.
[vc_video title=”L’intervista a Gianni Pastorino” link=”https://www.youtube.com/watch?v=huOi768TViE”]

Ancora più duri Pippo Rossetti e Giovanni Lunardon del PD che in conferenza stampa parlano di “contenuti raccapriccianti per Genova” e invocano le dimissioni del Sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi, che aveva detto ai giornalisti: “Almeno 40 milioni sul porto o mi dimetto”.
Ribadiscono i consiglieri PD: “I milioni saranno solo 30, 13 quelli nuovi. Ci aspettiamo che si dimetta”.[vc_video title=”La conferenza stampa” link=”https://www.youtube.com/watch?v=Td8vyPNTfK8″]

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.

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