Ecco il testo integrale del nuovo Piano Industriale AMIU: prevista la riapertura di Scarpino a maggio 2018. Perplessità dal gruppo consiliare PD

Genova – Presentato ieri in Commissione Consiliare il nuovo Piano Industriale di AMIU: prevista la riapertura di un primo lotto della discarica di Scarpino entro maggio 2018.
Così il Direttore Generale di AMIU, Tiziana Merlino: “È l’inizio della riattivazione di un sito che vuole diventare un sito impiantistico”.

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Perplessità dal gruppo consiliare PD: “Nessuna risorsa è stata prevista per la costruzione degli impianti necessari (impianto di trattamento dei rifiuti e biodigestore). Ci sono solo 200.000 euro per la semplice progettazione del biodigestore a Scarpino. In tutto il mondo civilizzato si chiudono le discariche. Genova invece punta tutto sulla riapertura di Scarpino, prevista a maggio 2018″.
E ancora sul polo impiantistico: “Senza impianti, Amiu sarà ancora costretta a portare le risorse fuori regione, con aggravio di costi a carico dei cittadini“.

Di diversa natura le dichiarazioni del Direttore Generale Merlino che assicura: “Nonostante l’85% dei ricavi di Amiu arrivi dalla Tari, per il 2018 grazie all’efficientamento e alla riapertura di Scarpino la tassa non subirà aumenti“.

Tra i dubbi, unica certezza è il ruolo della società mista pubblico/privata Quattro Erre che, commenta ancora il gruppo consiliare PD, “la Giunta Doria aveva deciso di liquidare, e che Bucci ha scelto di rimettere in pista. Nel piano industriale si legge che costituisce un’opportunità per la realizzazione di un’impiantistica focalizzata sul recupero di materia, propedeutica e transitoria all’impiantistica del polo di Scarpino.
Come a dire: Amiu non ha le risorse necessarie, e gli impianti li facciamo costruire ai privati.
Così Amiu rischia di restare solo società di spazzamento”.

Simona Tarzia

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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