Processo “Alchemia”: le carte, i testimoni, le parti civili. Un aggiornamento

DDA Reggio Calabria: Casa della Legalità confermata parte civile, Rolando Fazzari testimone e parte civile

Il procedimento “ALCHEMIA” contro le cosche della ‘ndrangheta operanti in Liguria e con il loro epicentro a Cittanova e Palmi, procede sia nel rito abbreviato davanti al GUP di Reggio Calabria (dove sono imputati, tra gli altri, RASO Giuseppe detto “avvocaticchio” per il quale, a fronte dell’abbreviato, sono stati richiesti 9 anni e 4 mesi, ACCAME Fabrizio per il quale, a fronte del rito, sono stati richiesti 10 anni di reclusione e D’AGOSTINO Francesco della “Stocco & Stocco” per cui sono stati richiesti, a fronte del rito, 3 anni di reclusione), sia davanti al Collegio del Tribunale di Palmi per il rito ordinario, in cui, tra gli altri, sono imputati GULLACE Carmelo con i fratelli Elio e Francesco, FAZZARI Giulia, FAZZARI Rita, ORLANDO Roberto, FAMELI Antonio, RASO Antonino.

La Casa della Legalità, con l’avv. Maria Stella Morabito, già ammessa come parte civile nell’udienza preliminare davanti al GUP Olga Tarzia, dopo che il Pubblico Ministero Roberto Di Palma aveva sottolineato il contributo portato all’indagine da parte dell’associazione antimafia, è già parte attiva nel procedimento in rito abbreviato, ove sono stati evidenziati gli elementi prodotti dall’associazione, già parte del fascicolo della DDA di Reggio Calabria.

Nell’ambito del procedimento a rito ordinario, presso il Tribunale di Palmi, con l’udienza del 20 dicembre, il Collegio giudicante (composto dai magistrati: Anna Laura Ascioti, presidente; Alberto Romeo e Francesco Jacinto giudici) ha risposto con due ordinanze alle eccezioni delle Difese degli imputati, tra cui quelle contro la richiesta di costituzione di parte civile di Orlando Fazzari, detto “Rolando”, e sua moglie Marilena Bribò.

Dopo aver respinto le richieste di trasferimento del procedimento a Genova, avanzate principalmente dai legali dei fratelli GULLACE, tra cui l’avvocato Nico D’ASCOLA (Senatore della Repubblica e Presidente della Commissione Giustizia del Senato), ha respinto anche la richiesta di estromettere la Casa della Legalità, ed altri Enti ed Associazioni, dalla parte civile.
Se già il Pubblico Ministero Giulia Pantano aveva indicato il parere favorevole al mantenimento dell’associazione tra le parti civili, determinante per la decisione del Collegio è stata la Memoria depositata dall’Avv. Maria Stella Morabito nell’interesse della Casa della Legalità.
Nella stessa, infatti, si evidenziava non solo l’attività antimafia promossa concretamente dall’associazione con contributo importante alle indagini confluite nel procedimento “ALCHEMIA”, ma anche che è stata proprio questa associazione che ha condotto e supportato due dei testimoni della DDA di Reggio Calabria contro la cosca GULLACE-RASO-ALBANESE, nella propria propaggine presente ed operante in Liguria.
Nella Memoria presentata al Collegio si documentava, con una nota della Prefettura di Savona, che dal mese di ottobre 2011 è stata disposta misura di protezione a tutela del Presidente della Casa della Legalità, anche per le “attenzioni” degli esponenti della cosca GULLACE-RASO-ALBANESE.

Il Collegio del Tribunale di Palmi, a seguito di una rigorosa verifica sulle singole posizioni delle diverse parti civili, se ha deliberato di estromettere due associazioni nazionali, ha invece confermato la costituzione di parte civile della Casa della Legalità nel processo, in quanto non solo impegnata nell’azione antimafia e di specifico contrasto alla cosca GULLACE-RASO-ALBENESE, ma anche alla luce dell’operato della propaggine ligure della cosca ‘ndranghetista ai danni dell’associazione.

Il Collegio del Tribunale di Palmi ha inoltre accolto la costituzione di parte civile di Orlando Fazzari detto “Rolando” (per danno patrimoniale e danni morali) e di sua moglie Marilena Bribò (per danni morali), entrambi assistiti dall’Avv. Maria Stella Morabito, che nell’istanza di costituzione, oltre a ricordare che Orlando Fazzari è nato nella famiglia ‘ndranghetista legata ai GULLACE-RASO-ALBENESE e già da adolescente aveva scelto di dissociarsi e poi denunciare anche i suoi “ex” parenti, aveva anche dettagliatamente documentato molteplici accadimenti relativi alle azioni di intimidazione e danno promosse dagli esponenti del sodalizio contro Orlando Fazzari, finalizzati anche a perseguire il fallimento della sua impresa “Ligur Block”, come richiamato anche dal Collegio del Tribunale di Palmi.

Se già il Pubblico Ministero della DDA di Reggio Calabria, Giulia Pantano, aveva sottolineato, replicando alle difese degli imputati che si opponevano a tale ammissione, che Orlando Fazzari oltre che testimone diretto è anche vittima, con la propria famiglia, delle azioni delittuose della cosca GULLACE-RASO-ALBANESE, e la Casa della Legalità ha documentato ampiamente anche il sopporto fornito alla Magistratura da parte di Orlando Fazzari con denunce e testimonianza diretta all’Autorità Giudiziaria, il Collegio ha quindi respinto le opposizioni degli imputati, riconoscendo la sussistenza dei requisiti per l’ammissione a parte civile nel processo sia di Orlando Fazzari, sia di Marilena Bribò, quali vittime della propaggine ligure della cosca (in particolare del capo della stessa, GULLACE Carmelo, della FAZZARI Giulia, dei coniugi FAZZARI Rita e ORLANDO Roberto, con le società CO.MI.TO. e SA.MO.TER.).
Successivamente alle decisioni assunte dal Collegio il Pubblico Ministero della DDA, Giulia Pantano, ha quindi proceduto sia ad un’iniziale produzione di prove sia all’indicazione del primo teste chiamato a testimoniare, alla prossima udienza del 17 gennaio 2018, per illustrare le risultanze dell’indagine “Terra di Siena” del Centro Operativo D.I.A. di Genova, mentre l’unica altra produzione documentale, con riserva di integrazione, è stata quella effettuata dalla Casa della Legalità.

Christian Abbondanza

Christian Abbondanza

Blogger antimafia che da anni si preoccupa di denunciare nomi e cognomi e connivenze della ‘ndrangheta in Liguria. È il presidente della Casa della Legalità ONLUS, un occhio aperto sulla criminalità, le mafie, i reati ambientali e le complicità della Pubblica Amministrazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *