Genova – È iniziato il 18 ottobre scorso il tour nelle delegazioni genovesi di Lilli Lauro, consigliera comunale con deleghe ai Rapporti con i Municipi, che ha già toccato la Media Val Bisagno, il Levante, Il Centro Ovest e il Centro Est.
E proprio ieri, durante l’incontro con i cittadini del centro storico, ha annunciato la chiusura del mercato del Carmine, a dicembre.
Il mercato del Carmine nasce, in questa sua nuova veste, nel 2013 prendendo a modello il mercato enogastronomico di Firenze: chilometro zero, abbattimento dello spreco con l’asta giornaliera dei prodotti rimasti invenduti, area ristorazione dove è possibile gustare i prodotti dei banchi.
Però…c’è un però.
I banchi sono pochini: frutta, verdura, carne, pesce e la gastronomia. Cinque punti vendita in tutto, più il distributore automatico di latte crudo.
Non si è vista l’ombra di un’asta.
Non c’è parcheggio.
I costi di locazione sono elevati: per i primi due anni dall’apertura, il Comune ha chiesto al concessionario un affitto pari a 90.000 euro l’anno.
Il mercato non si è integrato con il tessuto sociale, con i suoi reali fruitori anzi, i prezzi sono lievitati nella speranza di intercettare un flusso turistico che non si è visto: “Io sono una madre di quattro figli e vado sempre al mercato – precisa la consigliera Lauro – ma sinceramente le acciughe a 12 euro al chilo non le ho mai pagate”.
Insomma, qualcosa non ha funzionato e a fine anno il mercato chiuderà.
Un’altra partita persa dal commercio di vicinato? Lauro assicura che esiste “l’interesse di nuovi imprenditori”. Staremo a vedere se questa scommessa si trasformerà nell’ennesima cattedrale nel deserto.
Le dichiarazioni di Lilli Lauro e Stefano Anzalone
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
Sono due politici di lunga militanza ma : sanno di cosa stanno parlando ? Curioso poi quel ” …il mercato di via XX settembre …” sembra detto da una forestiera . Livio