Trasporto pubblico: i candidati sindaco incontrano i lavoratori delle partecipate genovesi

Genova – Dalla tassa di scopo all’associazione temporanea d’impresa tra AMT e ATP. Dall’incentivazione del trasporto verticale, considerato una risorsa per il turismo, all’officina unica che faccia manutenzione ai mezzi di AMT, ATP, AMIU e ASTER. Sono solo alcune delle risposte che gli otto candidati alla poltrona di sindaco di Genova hanno offerto questa mattina ai problemi del trasporto pubblico locale, durante l’appuntamento con i lavoratori organizzato al circolo Cral di via Ruspoli.

Tra un saluto un po’ distaccato di Pirondini a Putti, seduti vicini per fatalità alfabetica, e un breve siparietto causato dalla mancanza di cavalierino e sedia per la candidata del PCL, il confronto è partito subito serrato.
Molti i temi sul tavolo, e urgenti, perché per il 2018 si prevede la gara di bacino per l’affidamento del servizio e perché le scelte del nuovo sindaco interesseranno, tra AMT e ATP, una platea di circa 2700 lavoratori, con le loro famiglie.

Occorrono interventi attesi da anni.
L’acquisto di nuovi mezzi, oggi in predicato a causa dei tagli sul finanziamento nazionale al trasporto pubblico, che tolgono 2 milioni di euro ad AMT.
L’assunzione di personale viaggiante, che è sotto organico di 170 autisti.

Occorrono certezze.
Sui finanziamenti, alla luce del Bilancio Previsionale comunale che per il 2017 introduce l’ennesima riduzione del 15%.
Sulle clausole sociali, che saranno inserite in un eventuale bando di gara.
Sul ruolo del Comune di Genova, oggi troppo defilato.

Il quadro è afflitto dalle aggravanti dell’esternalizzazione delle riparazioni meccaniche, che costringe a una gara d’appalto per ogni singolo pezzo di ricambio.
E della legge Madia, che infierisce su ATP e la spinge nettamente verso la privatizzazione.

Fino a quando si può continuare così?
Il fossato tra lavoratori e politica è sempre più ampio, percorso da venti di scelte incognite e velato dall’ombra radicata delle promesse elettorali mai mantenute.

Le domande poste ai candidati
1. In base alla legge regionale vigente che istituisce il bacino metropolitano genovese, confermate la volontà espressa da città metropolitana di affidare il servizio su lotto unico? L’affidamento avverrà tramite gara o in house?
2. Come proprietario di AMT e ATP, siete favorevoli alla prosecuzione dell’erogazione del servizio da parte di queste società? Quale il livello di risorse economiche che impegnerete e come intendete reperirle.
3. La Regione Liguria, nel programma dei servizi di  Trasporto Pubblico Locale (TPL) ha recentemente definito i servizi minimi che finanzierà: 15 milioni di euro per l’area urbana e 6 milioni di euro per quella extra urbana. Siete disponibili a garantire i finanziamenti attuali di 24 milioni per AMT e 9 per ATP?
4. Confermate l’inserimento della clausola sociale, prevista all’art. 16 della legge regionale 33/2013, in un eventuale bando di gara?

Le risposte dei candidati
In ordine alfabetico: Marco Bucci (Centro Destra), Marika Cassimatis (Lista Cassimatis), Gianni Crivello (Centro Sinistra), Arcangelo Merella (Ge9Si), Marco Mori (Riscossa Italia), Luca Pirondini (MoVimento 5 Stelle), Paolo Putti (Chiamami Genova) e Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori).

Per completezza, segnaliamo che manca una risposta della candidata Marika Cassimatis che si è allontanata per presenziare al sorteggio dell’ordine dei simboli sulle schede elettorali dell’11 giugno.

Simona Tarzia
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.

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